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Una delle principali sviluppatrici della tecnologia posta al servizio delle forze dell’ordine crede che gli strumenti supportati da intelligenza artificiale siano fondamentali per la lotta contro il crimine nel 21° secolo.

di Jackie Snow

I dettagli: Stando al Washington Post, Axon, società che sviluppa le videocamere indossabili utilizzate da molti dipartimenti di polizia negli Stati Uniti, starebbe valutando l’introduzione di sistemi di IA quali il riconoscimento facciale per arricchire la propria offerta.

I timori: Una lettera aperta, firmata da gruppi quali ACLU, NAACP ed AI Now, avverte che la tecnologia, qualora non venisse sviluppata attentamente, potrebbe accentuare gli atteggiamenti razziali tipicamente riscontrati all’interno dei dipartimenti di polizia.

La risposta: Rick Smith, direttore esecutivo di Axon, sostiene che la società sia consapevole dei rischi ed abbia convenuto sulla necessità di allestire un comitato etico, composto da rappresentanti delle forze dell’ordine, sostenitori dei diritti civili ed esperti di IA che li assista nello sviluppo della tecnologia. Allo stesso tempo, dice, “è ingenuo e controproducente” suggerire che la polizia non possa accedere a questo genere di tecnologia.