Secondo il New York Times, i tre scienziati della Stanford non avrebbero “direttamente partecipato” al progetto per la creazione dei primi bambini geneticamente modificati con il CRISPR.
di Charlotte Jee
Il contesto: l’indagine aperta dalla Stanford University, aveva il compito di valutare il livello di partecipazione di vari professori di spicco della propria facoltà nel progetto condotto dal ricercatore cinese He Jiankui per creare i primi bambini geneticamente modificati.
Il rapporto: l’indagine dell’università esonera i te professori, in particolare Stephen Quake, il biofisico che era stato consigliere di He durante il suoi studi alla Stanford. Secondo la Stanford, Quake non avrebbe direttamente aiutato He con gli esperimenti di genetica da lui condotti una volta lasciata l’università.
L’università ha rilasciato una dichiarazione, in cui spiega che nessuno dei professori aveva legami né finanziari, né organizzativi con il progetto condotto in Cina, anzi, Quake avrebbe piuttosto provato a dissuadere He dal proseguire con il progetto senza seguire i corretti protocolli.
Il contesto allargato: dall’annuncio di He in novembre sulla nascita di due gemelline geneticamente modificate, Lulu e Nana, la comunità scientifica ha cercato di individuare chi potesse essere a conoscenza del progetto, e cosa avrebbero dovuto fare in proposito. A indagine conclusa, la comunità scientifica sta ancora discutendo come comportarsi di fronte a ricerche eticamente compromesse.
Immagine: Flickr, Philip Odegard
(lo)