La nuova mappa della popolazione mondiale di Facebook potrebbe aiutare miliardi di persone a connettersi online

Un software in grado di passare al setaccio le immagini satellitari in cerca di segni di insediamenti umani potrebbe costruire una accurata mappa della popolazione mondiale.

di Tom Simonite

Facebook custodisce gelosamente la mappa delle connessioni sociali che, ogni mese, i suoi 1.6 miliardi di utenti effettuano sul social network. Allo stesso tempo, però, sta offrendo gratuitamente alcune nuove mappe che descrivono con grande precisione gli schemi nella densità abitativa dei paesi in via di sviluppo

Facebook spera che queste mappe la aiutino a determinare la posizione ottimale per i suoi droni a energia solare e le sue infrastrutture di terra e, così, permettere di navigare ad una considerevole porzione degli oltre 4 miliardi di persone che ancora non dispone di una connessione Internet. La società spiega che il 10 percento della popolazione mondiale abita in regioni prive di connessione e che, per questo, sta lavorando con la Columbia University pubblicare queste sue nuove mappe perché altre società ed organizzazioni ne possano beneficiare.

Robert Chen, direttore del Center for International Earth Science Information Network della Columbia, è convinto che queste mappe potrebbero avere molti più usi al di là dei progetti per Internet. “La migliore risoluzione di questi dati permetterà di ottimizzare la locazione di strutture sanitarie, la pianificazione di reti elettriche e di trasporto, il miglioramento del reperimento e della gestione di risorse e l’agevolazione dell’assistenza sanitaria”, dice.

Le nuove mappe di Facebook mostrano la densità abitativa su una griglia suddivisa in quadrati di appena 10×10 metri. Con una risoluzione di un chilometro, il centro di Chen offre una delle migliori mappe della popolazione umana mondiale in circolazione. Un progetto denominato WorldPro, supportato dalla Banca Mondiale, offre mappe dei paesi con un reddito medio basso ad una risoluzione di 100 metri.

Le mappe di Facebook vengono create da un software per il riconoscimento delle immagini che è stato addestrato per leggere immagini satellitari, identificare insediamenti umani e la loro densità abitativa – abitazioni e infrastrutture quali strade o parcheggi. Le informazioni che risultano da questa analisi sulla densità di sviluppo vengono quindi combinate con i dati raccolti dai dati sul censimento delle regioni per elaborare una stima della densità abitativa.

Le mappe appena divulgate da Facebook coprono 20 paesi e 21.6 milioni di chilometri quadrati, inclusi India, Messico, Sri Lanka, Nigeria e diversi altri paesi africani. La creazione di queste mappe ha richiesto miliardi di immagini satellitari e il lavoro di migliaia di computer per intere settimane. Il social network sta chiedendo commenti prima di generare mappe di altri paesi in cui le persone possiedono un limitato o inesistente accesso a infrastrutture per la navigazione online.

Yael Maguire, direttore tecnico presso il Connectivity Lab di Facebook, che sta sviluppando i droni “Aquila” della società assieme ad altri progetti per infrastrutture dedicate a Internet, sostiene che i dati abbiano già contribuito a dare forma ai piani della società.

Le nuove mappe mostrano come le persone nelle regioni rurali tendano a raggrupparsi in comunità più dense di quanto le mappe precedenti indicassero. Questo significa che potrebbero occorrere meno droni e connessioni più brevi alle esistenti infrastrutture per coprire la maggior parte degli abitanti di una determinata regione, dice Maguire.

Anche Nicholas Negroponte, stimato professore del MIT e fondatore del progetto One Laptop Per Child, sta lavorando a idee per estendere l’accesso a Internet, e sostiene che queste mappe potrebbero aiutare a pianificare l’installazione di nuove linee a fibre ottiche, spina dorsale delle infrastrutture per Internet. Progetti mirato all’estensione dell’accesso alla rete dovrebbero però concentrarsi sulle regioni densamente abitate, dice. “L’accesso a Internet dovrebbe essere agnostico rispetto alla densità, allo stesso modo in cui non esiste alcuna geografia per i diritti umani”, dice Negroponte.

Facebook intende lavorare con le società di telecomunicazioni e con gli operatori di servizi satellitari per implementare la tecnologia che il team di Maguire sta sviluppando. Quest’anno, la società dovrebbe avviare i test di volo dei suoi droni “Aquila” a energia solare. Facebook sta anche lavorando a un sistema di trasmissione dati via laser per connettere i droni fra loro e con la terra.

La rivale Alphabet, società madre di Google, sta lavorando anch’essa a droni per la trasmissione di servizi Internet da quote elevate. Alphabet ha anche un progetto più maturo che mira ad affittare “palloni loon” alle società di telecomunicazione per permettere loro di coprire regioni rurali a un prezzo conveniente (vedi “10 tecnologie emergenti 2015: Progetto Loon”). Il primo test pratico di questa idea dovrebbe partire quest’anno in Indonesia

(MO)

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