La maggior parte degli americani ha fiducia nei sistemi di riconoscimento facciale

Un recente rapporto di Pew Research mostra che oltre la metà degli americani è favorevole alle telecamere di sicurezza, a differenza delle aziende tecnologiche private che le guardano con sospetto.

di Angela Chen

Sempre più città statunitensi stanno votando per vietare al loro governo locale di usare il riconoscimento facciale. San Francisco è stata la prima, poi Oakland, in California e Somerville, nel Massachusetts.

Il candidato alla presidenza Bernie Sanders ha chiesto di vietare ai dipartimenti di polizia di usare il riconoscimento facciale e i legislatori stanno pianificando di introdurre un disegno di legge federale simile.

Il rapporto del Pew Center ha rilevato che il 56 per cento degli americani vede con favore il ricorso al riconoscimento facciale da parte delle forze dell’ordine.

Più specificamente, il 59 per cento dei cittadini meno giovani è dell’idea che le forze dell’ordine possano utilizzare la tecnologia per valutare le minacce alla sicurezza pubblica (sebbene il dato sia più basso tra i giovani, i democratici, i neri e gli ispanici).

Le aziende tecnologiche private e quelle del settore pubblicitario, invece, hanno espresso maggiori preoccupazioni, anche se non sono interessate dai divieti legali che sono stati approvati o fatti passare finora.

Il 30 per cento degli intervistati è favorevole all’ utilizzo della tecnologia da parte delle aziende per controllare la presenza sul posto di lavoro dei dipendenti, e solo il 15 per cento ritiene che sia giusto impiegarla per vedere come le persone rispondono alla pubblicità. Circa il 36 per cento è d’accordo a introdurre i sistemi di riconoscimento facciale per controllare chi entra nei condomini.

Gli esempi presenti nel sondaggio non sono teorici. I database di riconoscimento facciale utilizzati dalle forze dell’ordine abbracciano oltre 117 milioni di americani.

La polizia fa largo uso di questa tecnologia, anche se spesso si è dimostrata meno accurata per le persone di colore. È presente nelle scuole e la catena Walgreens, che negli Stati Uniti vende farmaci, bevande,  snack e altro, ha sottoscritto un contratto con l’azienda Cooler Screens per la fornitura di frigoriferi di tipo “We’re watching you” (ti stiamo guardando) a fini pubblicitari.

Allo stesso tempo, gli inquilini di Brooklin si oppongono decisamente al riconoscimento facciale nei loro condomini.

Anche Apple, Amazon e Facebook ricorrono al riconoscimento facciale. Apple è stata citata in giudizio da un adolescente che ha affermato di essere stato vittima di un errore del sistema di riconoscimento, che ha portato al suo arresto.

Amazon è stata criticata per aver venduto la tecnologia alle forze dell’ordine, ma nonostante le accese polemiche, a maggio gli azionisti hanno votato in modo schiacciante per andare avanti su questa strada.

Proprio questa settimana, Facebook ha lanciato la proposta del riconoscimento facciale per tutti i suoi utenti, anche se ha specificato che è opzionale.

Un sondaggio nazionale su questa tecnologia effettuato questa settimana nel Regno Unito, ha rivelato che il 46 per cento degli intervistati vuole essere libero di scegliere se accettare o rifiutare la tecnologia.

Nel frattempo, un tribunale del Regno Unito ha stabilito che l’utilizzo dei sistemi di riconoscimento facciale non viola la privacy e i diritti umani. La decisione può essere impugnata e il principale ente regolatore britannico che si occupa di privacy ha affermato che il dibattito sul riconoscimento facciale è tutt’altro che esaurito. La stessa considerazione vale anche per gli Stati Uniti.

Immagine: Lianhao Qu su Unsplash

(rp)

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