In America per ripartire servono 20 milioni di test al giorno

Un gruppo di esperti ha elaborato un piano che prevede per il rilancio dell’economia statunitense l’utilizzo generalizzato di test, il monitoraggio dei contatti e il sostegno a chi deve rimanere in isolamento.

di Charlotte Jee

Il rapporto, prodotto da 45 esperti interdisciplinari riuniti dall’ Edmond J. Safra Center di Harvard, afferma che è necessario partire con 5 milioni di test al giorno all’inizio di giugno per poter riavviare il paese, portandoli durante l’estate fino a 20 milioni per porre termine all’isolamento. Fin dall’inizio, l’Organizzazione mondiale della sanità ha affermato che l’unico modo per sconfiggere il virus è “testare, testare, testare”. Questo messaggio sembra finalmente essere arrivato a destinazione.

Il livello dei test necessari, spiega il rapporto, dipende dalla capacità di rintracciare efficacemente i contatti di coloro che sono stati contagiati dal coronavirus, avvertire le persone che sono state esposte, testarle e isolare tutti coloro che risultano positivi ai test. Si dovrà garantire la protezione sul posto di lavoro e fornire supporto a chi avrà la necessità di stare in isolamento, compresi i rifornimenti di cibo e le forme di assistenza. Questo tipo di intervento implica l’assunzione di almeno altre 100.000 persone che si occupino del monitoraggio dei contatti.

Il settore privato, continuano gli autori dello studio, va incentivato a proporre nuove soluzioni per aumentare il numero dei test. Il tutto potrebbe essere coordinato da una commissione per i test pandemici istituita dal governo federale e incaricata di garantire le forniture e le infrastrutture di prova necessarie. Questo programma avrebbe un impatto economico valutabile tra i 50 e i 300 miliardi di dollari in due anni. Tuttavia, è poca cosa rispetto al costo della quarantena collettiva: da 100 a 350 miliardi di dollari al mese.

L’implementazione del lockdown non risolve definitivamente il problema del virus, ma permette di interromperne la diffusione fino a quando non saremo in grado di trovare una terapia efficace o di ridurre il numero di casi in modo da poterli seguire uno a uno. Questo piano eviterebbe la necessità di cicli infiniti di apertura e chiusura dell’economia fino a quando non emerge un vaccino.

Indipendentemente dalla sua validità, un intervento del genere riuscirà solo con il sostegno di imprese e politici. Ottenere l’appoggio dei politici o di grandi e piccole azienda o dei giganti della tecnologia renderebbe la strada in discesa. Se invece non arrivano finanziamenti in tempi rapidi, il piano rimarrà lettera morta. Forse il terribile bilancio di vite umane perse aiuterà a prendere delle decisioni responsabili: a oggi, gli Stati Uniti hanno 759.786 casi confermati di covid-19 con 40.683 decessi.

(rp)

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