E’ in partenza per Los Angeles il team dell’Istituto Italiano di Tecnologia con il robot Walkman per partecipare alla prima edizione del DARPA Robotics Challenge (DRC), la competizione internazionale tra squadre di robotici lanciata nel settembre 2012 dall’Agenzia per la ricerca avanzata del dipartimento di difesa statunitense (DARPA). L’obiettivo? Definire gli standard tecnologici dei robot da impiegare in situazioni di disastro naturale o causato dall’uomo.
di Fonte IIT
La competizione che si terrà a Pomona, vicino Los Angeles in California, i prossimi 5 e 6 giugno, vedrà confrontarsi 25 team, provenienti da USA, Giappone, Corea del Sud, Europa, Hong Kong, Repubblica Popolare Cinese. Tra i competitors di Walkman, i robot del Jet Propulsion Labs della NASA e quello sviluppato dal DARPA con Boston Dynamics che verrà utilizzato da 7 squadre, tra cui quella del MIT. In palio 3,5 milioni di dollari che si aggiudicheranno le prime tre squadre classificate.
Il robot Walkman è stato ideato e realizzato dall’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova, in collaborazione con il Centro di Ricerche “E. Piaggio” di Pisa, all’interno di un progetto finanziato dalla Commissione Europea dalla fine del 2013. IIT è l’unica realtà in Europa che parteciperà alla competizione su invito diretto dal DARPA. “Per la forza del suo team e delle loro idee, credo che la loro partecipazione al DRC aumenterà la qualità della competizione nel suo insieme”: queste le parole usate da Gill Pratt, direttore del programma DRC nella lettera di invito indirizzata al ricercatore di IIT Nikolaos Tsagarakis, che guiderà il team durante la competizione.
Le abilità dei robot che verranno valutate durante la DRC sono molteplici: camminare e operare in autonomia, salire scale e superare altri ostacoli, aprire porte e girare valvole, manovrare utensili di lavoro, guidare un veicolo tipo Ranger. La competizione coinvolge sia i robot sia le squadre di scienziati che li comandano. Gli elementi tecnici che definiranno il loro successo saranno: il software e l’interfaccia di controllo sviluppati da ciascuna squadra, la strategia pensata per superare le difficoltà dello scenario, le tecnologie volte a garantire equilibrio, robustezza, destrezza ed efficienza energetica. In più circostanze le comunicazioni fra il team e il robot verranno interrotte per rendere ancor più veritiera la simulazione di una situazione di emergenza.
“Siamo molto orgogliosi di potere partecipare alla DRC con un progetto costruito interamente in Italia e in rappresentanza dell’Europa – sottolinea Roberto Cingolani, direttore scientifico di IIT – Sono molti i paesi del mondo che investono nelle tecnologie robotiche, proprio per il loro valore applicativo, dalla domotica ai risvolti biomedicali e industriali. Walkman è la dimostrazione che anche l’Europa, e in primis l’Italia, gioca un ruolo decisivo per lo sviluppo del settore, in particolare nella definizione degli standard tecnologici di una delle principali tecnologie del futuro.”
“Il confronto con le altre squadre all’interno di uno scenario realistico – aggiunge Nikolaos Tsagarakis, scienziato di IIT e coordinatore dell’intero progetto – è importante per verificare che ci stiamo muovendo nella direzione giusta. La partecipazione alla DRC è solo uno dei nostri obiettivi, poiché in seguito ci confronteremo con altri scenari definiti insieme agli enti di Protezione Civile.”
Il robot Walkman è un umanoide alto 1,85 metri e pesante 100 chili, è munito di batteria che gli permette di avere un’autonomia di un’ora ed è in grado di camminare, aprire porte e utilizzare strumenti di lavoro come un trapano, e chiudere e aprire una valvola industriale. Le sua abilità discendono dalla forma umanoide, necessaria per un robot che in futuro dovrà convivere con gli uomini e adattarsi ai loro ambienti.
Le mani, per esempio, sono uno sviluppo della SoftHand realizzata dal Centro di Ricerche “E. Piaggio” dell’Università di Pisa (gruppo del Prof. Antonio Bicchi) insieme all’IIT, basate su un disegno e un principio di funzionamento simile a quello di una mano umana.
Il progetto del robot Walkman è iniziato a fine 2013 e i ricercatori hanno avuto poco più di un anno per impostare il disegno meccanico, realizzare le varie parti del corpo e costruire il software di controllo. Gli altri team avevano iniziato a lavorare alle prove per la competizione già a partire da fine 2012.
Walkman, si distingue per alcune caratteristiche uniche: il movimento elastico dei giunti che gli permettono di avere un movimento fluido e sicuro nell’interazione con l’uomo e con l’ambiente; un ridotto consumo di energia; leggerezza delle gambe prive di motori lungo la parte bassa; versatilità e destrezza nella manipolazione. Il busto è in grado di ruotare di 180 gradi, facilitando così la manipolazione degli oggetti in ogni direzione intorno al robot, mentre le braccia possono ruotare all’indietro facilitando le azioni dietro la schiena. La prova più difficile per i ricercatori di IIT sarà manovrare il robot per guidare l’auto.
(sa)