Il rapido aumento delle temperature e il crescente rischio di conflitti armati

Secondo una nuova analisi pubblicata da “Nature”, i cambiamenti climatici non hanno finora avuto un ruolo rilevante nel provocare nuovi conflitti armati, ma tutto ciò potrebbe cambiare.

di James Temple

Lo studio sintetizza l’opinione di 11 noti esperti di conflitti e cambiamenti climatici, personaggi della Stanford, della University of Exeter, del Peace Research Institute Oslo, ecc.

Nel secolo scorso, secondo le stime degli esperti, la probabilità che i cambiamenti nelle condizioni climatiche “incidessero sostanzialmente” sull’insorgere di nuovi conflitti non è stata che del 5%. Finora, altri fattori hanno avuto un impatto decisamente più diretto sulla probabilità di nuovi conflitti, come alti livelli di povertà, ineguaglianza sociale, ed una storia di recenti violenze.

Secondo il nuovo studio, però, se le temperature dovessero aumentare di 2°C, la probabilità di nuovi conflitti armati provocati dai cambiamenti climatici salirà al 13% , mentre un aumento delle temperature di 4°C porterà la percentuale a 26%. Le temperature globali sulla superficie terrestre sono già aumentate di quasi 1˚C, ed è ormai certo che non riusciremo ad evitare l’aumento a 2 ˚C, in base alle attuali tendenze nei consumi energetici e nelle emissioni. 

Gli effetti dei cambiamenti climatici sono traumatici per l’economia. L’aumento delle temperature, le siccità e le alluvioni, per esempio, danneggiano i raccolti, provocando un aumento dei costi del cibo. Questi scossoni, a loro volta, inaspriscono altri fattori che portano allo scatenarsi delle violenze, come povertà e diseguaglianza socio-economica. 

Gli esperti sono concordi nel dichiarare che il rischio di conflitti provocati dai cambiamenti globali può essere ridotto investendo in provvedimenti quali polizze assicurative sui raccolti, formazione, nuove tecniche di conservazione dei cibi, mediazione dei conflitti, operazione di mantenimento della pace e ricostruzioni post-conflitto. Ciononostante, è parere dei ricercatori che ogni possibilità di ridurre tali rischi in maniera efficace non possa che diminuire con l’incremento delle temperature.

Credito immagine: Sebastián León Prado, Unsplash

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