Il primo ovulo umano realizzato in laboratorio potrebbe combattere l’infertilità.

Per la prima volta, precursori degli ovuli umani sono stati indotti alla completa maturazione all’esterno di un corpo umano.

di Jamie Condliffe

La notizia: controllando con attenzione condizioni come i livelli di ossigeno ed elementi nutritivi, nonché variabili come le superfici su cui le cellule precursori vengono fatte crescere, ricercatori della University of Edinburgh, in Gran Bretagna, sono riusciti, in 22 giorni, ad indurre queste cellule a maturare pienamente in ovuli. Ci vogliono 5 mesi nel corpo umano.

Perché è importante: Come nota la BBC , potrebbe permettere a giovani donne affette da cancro e rese sterili dai trattamenti chemioterapici di utilizzare ovuli propri con procedure in vitro. Offre anche ai ricercatori una rara occasione di studiare come un ovulo si sviluppa.

Ma (c’è un ma): nonostante gli ovuli abbiano conseguito la maturità, non è chiaro se siano sani e capaci di essere fertilizzati e trasformarsi in un embrione. Questi saranno i prossimi esperimenti da condurre, se i test saranno approvati. Per motivi etici, inoltre, qualunque studio dovrà essere interrotto passati i primi stadi dello sviluppo.

Notizia tratta da: BBC,
Molecular Human Reproduction

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