Il braccialetto che controlla i computer con il cervello

Il dispositivo consentirebbe di interagire con i prossimi occhiali a realtà aumentata di Facebook facendo semplicemente leva sul pensiero.

di Tanya Basu

Il braccialetto, che sembra un goffo iPod montato su una cinghia, utilizza sensori per rilevare i movimenti che si intendono fare. Grazie all’elettromiografia (EMG) interpreta l’attività elettrica dei nervi motori mentre inviano informazioni dal cervello alla mano. Facebook afferma che il dispositivo, ancora senza nome, consentirebbe di navigare nei menu della realtà aumentata pensando solo a muovere il dito per scorrere.

La realtà aumentata sovrappone le informazioni alla visione del mondo reale dell’utente, che si tratti di dati, mappe o altre immagini. L’esperimento di maggior successo di questa tecnologia è stato Pokémon Go, che ha suscitato l’attenzione mondiale nel 2016 quando i giocatori passeggiavano per i quartieri alla ricerca dei personaggi Pokémon. 

La promessa iniziale è svanita negli anni successivi, tuttavia, poiché le aziende hanno lottato per tradurre la tecnologia in qualcosa di accattivante, leggero e utilizzabile. Google Glass e Snap Spectacles sono stati un fiasco: le persone semplicemente li hanno rifiutati. Facebook pensa che il suo braccialetto sia molto più semplice da utilizzare.

Al momento, è troppo presto per dirlo. Il prodotto è ancora in fase di ricerca e sviluppo presso i Facebook Reality Labs interni dell’azienda e non c’è stato modo di provarlo. Non si sa ancora quando verrà rilasciato o quanto costerà.

Facebook ha acquisito la startup CTRL-labs nel settembre del 2019 per un valore compreso tra i 500 milioni di dollari e il miliardo. L’ex responsabile di CTRL, Thomas Reardon, ora direttore delle interfacce neuromotorie presso IFacebook Reality Labs, aveva lavorato proprio a questo dispositivo.  All’anteprima per la stampa, Reardon ha detto che il dispositivo “non rappresenta una forma di controllo mentale”, specificando inoltre che “riguarda la parte del cervello che controlla le informazioni motorie, non il pensiero”.

L’annuncio è il secondo di una serie di tre pianificati per definire la posizione dell’azienda nella realtà aumentata. Il 9 marzo, Facebook ha comunicato che i suoi occhiali avrebbero risposto all’ambiente circostante: passare davanti al bar preferito potrebbe indurre gli occhiali a chiedere se si vuole prendere qualcosa. Facebook afferma che ufficializzerà i propri guanti tattili e altri dispositivi indossabili entro la fine dell’anno.

Il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, ha investito in modo aggressivo nella realtà aumentata e virtuale, riconoscendo che prodotti come questi possono significare l’accesso a innumerevoli punti dati preziosi. Nell’esempio del bar sopra, l’azienda (e quindi gli inserzionisti) potrebbe scoprire che tipo di caffè l’utente preferisca, dove vive e, per deduzione statistica, i suoi dati demografici, sanitari e altri dati personali. Considerando la storia dell’azienda per quanto riguarda la privacy, ci sono diversi motivi per rimanere scettici.

Immagine di: Facebook

(rp)

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