Il 14 percento del mondo perderà il lavoro per colpa dei robot

Solamente il tempo rivelerà l’effettiva portata dei danni causati dall’automazione all’occupazione nel mondo.

di Erin Winick

L’OECD (Organization for Economic Cooperation and Development) ha pubblicato un rapporto sull’impatto dell’automazione sul lavoro in 32 paesi.

Visioni contrastanti: Nel 2016, l’OECD sosteneva che solamente il 9 percento delle professioni negli Stati Uniti e nel resto del mondo avrebbero corso un “elevato rischio di automazione”, una stima in netto contrasto con uno dei rapporti più famosi sul tema, stilato nel 2013 dai ricercatori di Oxford Carl Frey e Michael Osborne, secondo cui il 47 percento delle professioni negli Stati Uniti correva il rischio di sparire per colpa dell’automazione.

Le cose cambiano: Il nuovo rapporto dell’OECD sostiene che, per i paesi analizzati, il 14 percento delle professioni è altamente automatizzabile, ovvero hanno una probabilità superiore al 70 percento di essere svolti da macchine. Negli Stati Uniti, lo studio conclude che il 10 percento delle professioni sparirà a questo modo. Un ulteriore 32 percento delle professioni globali verrà trasformato e richiederà una importante revisione delle competenze dei lavoratori.

La grande incertezza: Come illustrato dal grande divario fra le stime descritte dal rapporto dell’OECD e quello di Frey e Osborne, previsioni del genere non sono certo rinomate per la loro accuratezza. Difatti, quando avevamo elencato tutti gli studi sul tema, avevamo scoperto che vi erano tante stime differenti quanto il numero di espertiche le avevano formulate.

(MO)

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