I palloni stratosferici Loon di Alphabet cominceranno a offrire Internet in Indonesia

Nel corso di quest’anno, i palloni pensati da Google per offrire Internet in tutto il mondo verranno messi a dura prova.

di Tom Simonite

Le tre principali reti cellulari al servizio dei 250 milioni di abitanti dell’Indonesia stanno per ricevere un potenziamento grazie a una flotta di palloni stratosferici che viaggeranno a venti chilometri di altitudine.

I palloni Loon sono operati da Alphabet, il padre aziendale creato recentemente da Google. La società ha recentemente annunciato l’accordo con Indosat, XL Axiata e Telkomsel per una serie di test che si terranno quest’anno e che includeranno servizi wireless ad alta velocità per smartphone ed altri dispositivi utilizzati dagli iscritti alla rete.

Non è ancora chiaro quando i test avranno inizio. Ad oggi, il progetto indonesiano è il più grande sforzo generato dei laboratori di Google X ed è pensato per abbattere i costi di servizio degli operatori di reti wireless nelle regioni rurali o remote (vedi “Le 10 tecnologie del 2015: Il Progetto Loon”). Gli X Labs sono oggi una unità indipendente all’interno di Alphabet.

L’Indonesia è al quarto posto per numero complessivo di abitanti al mondo. La loro distribuzione su 900 isole di un arcipelago che ne conta otlre 17.000, ovviamente, complica parecchio la copertura da parte delle infrastrutture per le comunicazioni. Il paese è al 118° posto nella classifica del prodotto interno lordo pro capite, e la Banca Mondiale stima che solo il 17 percento degli indonesiani abbia i mezzi per accedere a Internet.

Il progetto Loon e i suoi tre partner stanno pianificando una serie di test che cominceranno con una piccola dimostrazione pratica per poi crescere fino a concentrare una flotta di palloni con i quali ricoprire una grande area con Internet. “Se i test avranno successo, sapremo di essere pronti per il lancio commerciale”, ha detto Mike Cassidy, responsabile del Progetto Loon. “Miriamo a migliorare la vita di decine di milioni di indonesiani”.

I test indonesiani riguarderanno gli aspetti più complessi del progetto. I palloni dovranno saper lavorare in “stormi” per mantenere una copertura omogenea e sfruttare un sistema che utilizza collegamenti dati ad alta velocità per estendere la copertura fino a regioni dove potrà essere stabilito un collegamento con la terraferma.

In diversi luoghi, gli indonesiani possiedono una connessione scarsa o inesistente. La costruzione e gestione di torri cellulari o connessioni tramite fibra ottica è ostacolata dalla distanza fra le varie isole e dalla densità della foresta tropicale, spiega RIriek Adriansyah, CEO di Telkomsel. “Queste regioni potrebbero non essere mai coperte da noi per via del costo e della complessità delle operazioni necessarie”, ha detto, riferendosi alle regioni che verranno prese di mira dai test di copertura del progetto Loon.

Non sono ancora state descritte di preciso le aree che potranno sperimentare questo campione di Internet via Loon, e le compagnie telefoniche dicono che è ancora troppo presto parlare nel dettaglio di come il servizio verrà offerto durante i test e in futuro. Non è neppure chiaro quante persone potranno utilizzare il servizio, visto che i palloni Loon impiegano una tecnologia wireless LTE ad alta velocità che sta cominciando solo ora a penetrare il mercato indonesiano.

Il cofondatore di Google, Sergey Brin, prevede che il progetto Loon potrebbe essere applicato anche a paesi più sviluppati e migliorare la copertura in paesi come gli Stati Uniti. “Credo che questa tecnologia possa essere applicata ovunque”, ha detto. I palloni Loon sono anche stati collaudati in Australia, Brasile e Nuova Zelanda.

I palloni Loon sono realizzati con una plastica sottile simile a quella utilizzata nei sacchetti per l’immondizia pesante, e trasportano un carico di attrezzature elettroniche alimentate da pannelli solari. Il solo controllo che Google può esercitare su questi palloni riguarda la loro altitudine. È però possibile manovrarli in giro per il mondo facendoli discendere o risalire nell’atmosfera per sfruttare la forza e la direzione dei venti.

Google utilizza un complesso modello computerizzato delle condizioni globali dei venti stratosferici per pianificare il lancio e il controllo dei suoi palloni, così da assicurarsi che siano sempre al posto giusto. Cassidy dice che il suo team ha dimostrato come i palloni siano in grado di percorrere 10.000 km ed arrivare entro 500 metri dalla destinazione prestabilita.

(MO)

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