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Il colosso tecnologico consentirà presto agli utenti di aprire conti correnti, unendosi ad altre aziende tecnologiche che desiderano sviluppare il settore dei servizi finanziari.

di Mike Orcutt

Secondo un articolo del “Wall Street Journal”, il progetto, nome in codice Cache, dovrebbe essere lanciato il prossimo anno. Come riportato dal quotidiano, Google ha stretto una partnership con Citigroup e un istituto di credito presso la Stanford University, che gestirà i conti. Gli utenti potranno accedere ai propri account tramite la piattaforma di pagamento digitale di Google, Google Pay.

Le aziende tecnologiche apparentemente vedono i servizi finanziari come un modo per acquisire nuovi utenti e raccogliere informazioni preziose su di essi. L’anno scorso, Amazon ha dichiarato di essere in trattativa con le banche per consentire ai propri utenti di disporre di conti correnti. Apple ha recentemente collaborato con Goldman Sachs per lanciare la propria carta di credito

PayPal sta espandendo i suoi servizi lanciando la carta di credito Venmo. Forse la più ambiziosa è Facebook, che vuole lanciare la propria rete di valuta digitale, la Libra, che potrebbe offrire una serie di servizi oltre ai pagamenti.

I consumatori, tuttavia, sono giustamente scettici sulla capacità delle aziende tecnologiche di mantenere i loro dati privati e sicuri. Ciò potrebbe rendere difficile questo tipo di operazioni per Google e le altre aziende. Anche le grandi banche e i loro lobbisti a Washington, DC, possono essere un ostacolo se temono di perdere affari.

I responsabili politici, già preoccupati per il dominio di aziende come Google, Facebook, Apple e Amazon, possono anche tentare di rallentare o ostacolare l’avanzata delle Big Tech nella finanza.

Il tentativo di Google non è ad ampio respiro come quello di Facebook, e questo modo di procedere ha una ragione ben precisa. “Il nostro approccio sarà quello di collaborare seriamente con le banche e il sistema finanziario”, ha dichiarato il dirigente di Google Caesar Sengupta al “Wall Street Journal”. “Il percorso potrebbe essere leggermente più lungo, ma è decisamente più sostenibile”.

foto: App Google PayMatthew Kwong | Unsplash