La decisione arriva a un anno dalla presentazione di hardware cui potevano accedere solo pochi ricercatori selezionati.
di Jamie Condliffe
Hardware sviluppati appositamente per i sistemi di apprendimento automatico potrebbero aiutare Google a contrastare la competizione sempre più feroce nel mercato delle intelligenze artificiali per il cloud.
L’anno scorso Google aveva annunciato di aver sviluppato un nuovo chip, denominato tensor processing unit (TPU), pensato appositamente per gestire i calcoli effettuati da una IA. Al tempo, solamente un gruppo ristretto di ricercatori poteva farne uso.
Pochi giorni fa il New York Times ha riportato che Google consentirà ad altre società di utilizzare i suoi hardware attraverso il cloud. “Raggiungeremo quante più persone possibili e il più in fretta possibile”, ha detto al NYT Zak Stone, leader del team TPU di Google.
L’introduzione dell’IA nel cloud è il nuovo grande business. Google, Amazon e Microsoft offrono tutte software di IA attraverso i loro server nel cloud; persino la Cina si sta apprestando a competere in questo nuovo mercato. Offrendo hardware dedicati al lavoro delle IA, Google spera di acquisire un vantaggio competitivo sulle rivali.