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In una dichiarazione congiunta rilasciata alla fine della scorsa settimana, dopo una riunione dei ministri delle finanze della zona euro, Francia e Germania hanno formato un fronte unito contro Libra, la valuta digitale proposta da Facebook.

di Mike Orcutt

I due paesi europei hanno dichiarato che il piano di Facebook per Libra “non riesce a convincerli” a causa dei rischi legati alla sicurezza, alla protezione degli investitori, al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo.

A loro parere, il nodo della “sovranità monetaria” deve essere adeguatamente trattato. “Riteniamo che nessun soggetto privato possa rivendicare il potere monetario, che è inerente alla sovranità delle nazioni”, si legge nella dichiarazione comune.

L’audace piano di Facebook di emettere valuta digitale globale il prossimo anno è stato accolto con notevole scetticismo e resistenza da parte dei responsabili politici negli Stati Uniti, incluso il presidente.

Facebook ha risposto rafforzando il potere delle lobbies a Washington, DC. Questa dichiarazione congiunta lascia intendere che le sfide politiche che Libra deve affrontare in Europa potrebbero essere più serie.

La dichiarazione congiunta di Francia e Germania conclude: “Incoraggiamo le banche centrali europee ad accelerare il lavoro su questioni relative a possibili soluzioni di valuta digitale pubblica”. Cosa c’è dietro questa affermazione? La Banca centrale europea sta silenziosamente lavorando a un suo progetto di valuta digitale. 

Facebook sembra aver dettato i tempi della politica della Banca centrale. In una conferenza stampa dopo l’incontro dei ministri delle finanze, Benoit Coeure, membro del consiglio di amministrazione della BCE, ha definito Libra un “campanello d’ allarme“.

Ha affermato, inoltre, che è un invito ad aumentare gli sforzi per ampliare l’accesso alla capacità di pagamento in tempo reale in Europa. “E’ arrivato il momento di dare una risposta valida in questo settore”, ha concluso Coeure.

Foto: Pexels