Finalmente la qualità delle telefonate riceve un aggiornamento

Gli operatori wireless ed un paio di startup ambiziose sono in corsa per migliorare le vostre telefonate con telefoni cellulari.

di Rachel Metz

Mentre le app trasformavano gli smartphone in coltellini svizzeri in grado di fare qualunque cosa, dal monitorare il vostro battito cardiaco al prenotare un taxi, la funzione telefonica degli smartphone è stata trascurata per diversi anni.

Ci siamo abituati a telefonate frammentate e distorte, per cui non riusciamo sempre a sentire esattamente quello che ci viene detto e come. è una delle ragioni per cui stiamo ricorrendo sempre più spesso ad altri metodi, quali messaggi, e-mail e messaggistica istantanea, per far arrivare le nostre comunicazioni o tenere il punto di un discorso.

Nonostante tutto, le telefonate continuano ad essere una delle operazioni più comuni che eseguiamo con i nostri telefoni: in un recente sondaggio condotto dalla Pew Internet, durante il quale era stato chiesto ai partecipanti di descrivere le operazioni eseguite al cellulare nell’ultima ora, il 92 percento degli utenti di smartphone aveva effettuato almeno una telefonata audio o video, piazzando queste funzioni al secondo posto per popolarità dopo i messaggi di testo.

Nella speranza di migliorare la qualità e l’utilità delle chiamate, diverse società che spaziano da grandi operatori wireless a piccole startup stanno ora lavorando a migliorie alle reti, ai microfoni ed alle app.

Ma perché, esattamente, le telefonate al cellulare sono così scadenti? Jerry Gibson, un professore di ingegneria elettrica ed informatica dell’Università della California a Santa Barbara, che studia le reti wireless, sostiene che vi siano diverse ragioni a livello di rete. Potrebbero esserci problemi di ricezione del segnale, e la stazione base più vicina deve considerare una moltitudine di fattori – il carico sul sito, l’orario della giornata, e le proiezioni sull’uso della rete – per decidere come allocare la banda larga in rapporto con le vostre telefonate.

Per migliorare la qualità del suono, gli operatori wireless hanno cominciato ad aggiornare le proprie reti affinché supportino tecnologie cui si fa spesso riferimento come voce in HD o audio a banda larga. A differenza delle vecchie reti telefoniche e cellulari che tagliano parte delle frequenze alte e basse nelle telefonate vocali, l’audio a banda larga utilizza una gamma più ampia di frequenze per migliorare l’audio delle telefonate, permettendovi di udire toni più alti e bassi. Negli Stati Uniti, Verizon Wireless, AT&T e T-Mobile utilizzano VoLTE, o voice over LTE, per inviare audio attraverso le reti veloci LTE. Attualmente, Sprint offre un servizio audio avanzato che utilizza la rete 3G, anche se Ron Marquardt, vice presidente per l’innovazione tecnologica e l’architettura della società, dice che un passaggio al VoLTE sarà inevitabile.

La maggior parte dei clienti non è però al corrente dell’esistenza di questi servizi. Al momento, queste tecnologie a banda larga non funzionano assieme da una rete all’altra, per cui un cliente Verizon ed uno AT&T non potranno beneficiare assieme di questa tecnologia durante una telefonata (AT&T e Verizon hanno detto di essere al lavoro per rendere interoperabili entro il 2015 le rispettive connessioni VoLTE).

Oltretutto, per riuscire a notare la differenza, il vostro telefono deve supportare la tecnologia ed includere l’apposito codec audio – il software in grado di comprimere l’audio per spedirlo lungo le reti wireless e decomprimere l’audio in arrivo. Siccome le reti mobile erano state inizialmente create con le limitazioni delle reti telefoniche tradizionali in mente, i telefoni cellulari erano stati creati con codec restrittivi. Un crescente numero di telefoni cellulari usa però codec a banda larga in grado di supportare telefonate vocali ad alta risoluzione – gli ultimi smartphone iPhone ed Android – ma in molti possiedono ancora telefoni che non funzionano con questa tecnologia.

Al di là dei codec, alcune startup ritengono che esistano altri metodi per migliorare considerevolmente l’audio delle telefonate cellulari.

Cypher, una startup di Draper, nello Utah, sta lavorando ad algoritmi in grado di riconoscere ed isolare meglio i suoni del linguaggio umano. Diversi smartphone dispongono di molteplici microfoni, e John Yoon, vice presidente dei prodotti Cypher, spiega che la società analizza i segnali frammentati ricevuti dai microfoni – confrontandoli fra loro e con un set preesistente di caratteristiche distintive del linguaggio umano, come il graduale calare della voce al termine di una frase. La società determina quali rumori filtrare e quali accentuare, ed utilizza quello che Yoon descrive come un “filtro musicale dei rumori” per migliorare l’audio.

Yoon spiega che Cypher sta dialogando con diversi produttori di smartphone per introdurre il proprio software al loro interno, cosa che dovrebbe avvenire entro la fine dell’anno.

Gli sforzi per il miglioramento delle telefonate non si stanno solamente concentrando sulla qualità del sono; alcuni produttori di app stanno anche cercando di rendere le telefonate più utili e divertenti.

Talko, ad esempio, si concentra su telefonate in gruppo che possono essere registrate, taggate e segnate (vedi “An App That Actually Wants You to Talk on Your Phone“). Un’altra app, Yallo, permette di registrare le telefonate e ricercare parole o frasi, annotare in una telefonata delle note per inoltrare al destinatario il motivo della vostra chiamata, e riconnettere automaticamente le telefonate interrotte.

“Uno dei motivi per cui abbiamo deciso di fare queste cose è che ci siamo accordi di come ogni applicazione all’interno dei telefoni è stata toccata – modernizzata – fatta eccezione per la base dei telefoni cellulari, ovvero le telefonate”, dice Tal Elyashiv, fondatore e CEO di Yallo.

La società israeliana ha rilasciato la sua prima app per smartphone Android ad aprile, ed Elyashiv prevede di riuscire a introdurre un’app per iPhone nel giro dei prossimi due mesi. Elyashiv spiega che la sua società mira a portare alle telefonate vocali il genere di personalizzazione che troviamo nelle app concentrate attorno ai messaggi. Laddove i messaggi e-mail ed sms possono valere in diverse occasioni, dice, non possono essere paragonate a una telefonata quando si tratta di risolvere conflitti o compiere decisioni importanti.

“I messaggi non funzionano bene quanto la voce”, dice.

(MO)

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