Seguendo l’esempio di Google ed Apple, la società potrebbe sviluppare processori pensati per accelerare diversi algoritmi per intelligenza artificiale o persino alimentare nuovi prodotti hardware.
di Jackie Snow
La notizia: Bloomberg riporta che Facebook spera di assumere qualcuno che allestisca un’organizzazione interna alla società per sviluppare chip “end-to-end”. L’inserzione menziona chiaramente circuiti integrati specifici per applicazioni (ASICS), pensati per eseguire operazioni ben definite, quali il riconoscimento facciale, con la maggior efficienza possibile.
L’annuncio di Facebook cita anche hardware di tipo system-on-a-chip (SoC), comunemente utilizzati per prodotti mobile o piccoli dispositivi – del genere che Facebook potrebbe introdurre all’interno delle sue cuffie Oculus per la realtà virtuale o di uno smart speaker (sebbene il progetto in questione sia stato posticipato).
Perché conta: I chip costituiscono un business multimilionario; rimuovendo una società intermediaria (come Intel) si risparmierebbero molte risorse. Oltretutto, con l’imminente fine della Legge di Moore, soluzioni che permettano di incrementare le prestazioni dei chip generici sono sempre più rare. La soluzione migliore, quindi, è progettare nuovi chip per funzioni molto specifiche e rivolte a migliorare le prestazioni dei servizi offerti dalla società. Facebook spera di abbattere così i costi e migliorare la velocità dei suoi sistemi.
Un nuovo membro nei ranghi: Un crescente numero di società tech sta producendo direttamente chip, minacciando il business di società quali Intel, Qualcomm e Nvidia. Google sta sviluppando i chip per intelligenza artificiale da utilizzare nei suoi data center e software open source. continua a sviluppare nuovi chip per i suoi prodotti mobile e Microsoft ha appena annunciato il suo nuovo chip per prodotti IoT.
(MO)