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Emergono sempre più dettagli sul progetto al quale sta segretamente lavorando il social network: Globalcoin

di Mike Orcutt

Sono trapelate nuove informazioni sui piani di Facebook per il lancio di una valuta digitale. La BBC riporta che il social network è negli stadi finali che precedono il lancio della valuta – conosciuta internamente come “Globalcoin” – fissato nel primo trimestre dell’anno prossimo in “una dozzina” di paesi.

Incontri segreti con figure importanti: Secondo quanto riportato dalla BBC, il mese scorso Mark Zuckerberg avrebbe incontrato il governatore della banca d’Inghilterra, Mark Carney, per “discutere delle opportunità e dei rischi coinvolti nel lancio di una criptovaluta”.

Apparentemente, la società avrebbe incontrato anche funzionari della Tesoro degli Stati Uniti e starebbe “dialogando” con società di money transfer fra cui Western Union. Giovedì scorso il Financial Times parlava di incontri fra Facebook e due famose società di scambi di criptovalute, Coinbase e Gemini.

Il progetto Libra: Non si era ancora mai sentito parlare del nome “GlobalCoin”, nonostante le ripetute voci sulla rete di pagamenti supportata da blokchain alla quale stava lavorando la società.

Lo scorso dicembre Bloomberg aveva parlato di stablecoin, una valuta digitale legata a una moneta fiat come il dollaro americano. Questo mese, il Wall Street Journal ha descritto dozzine di società finanziare e mercanti online ingaggiati da Facebook per collaborare alla realizzazione del progetto, nome in codice “Libra”.
La scorsa settimana, infine, Reuters ha riportato la fondazione in Svizzera di una nuova società di tecnologie finanziarie di nome Libra Networks.

Una criptovaluta, davvero? Pur avvalendosi della crittografia e di una qualche sorta di blockchain, diversi sostenitori delle criptovalute ritengono che il progetto perseguito da Facebook stia facendo uso del termine “criptovaluta” per questioni di marketing.

Dopotutto, molti fan delle criptovalute vorrebbero che le blockchain stravolgessero le grandi società tech, non il contrario. Restano ancora tante domande da chiarire sul controllo che Facebook avrà sulla rete e su come prevede di guadagnare da questo progetto. Stay tuned.