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Un sistema di intelligenza artificiale sviluppato da Facebook nel 2016 permette alla società di ottimizzare la resa delle campagne pubblicitarie.

di Jackie Snow

Stando a documenti confidenziali divulgati da the Intercept, Facebook starebbe vantandosi della capacità di “migliorare” i risultati delle campagne di marketing attraverso un sistema denominato “loyalty prediction” (previsione di lealtà).

L’FBLearner Flow, il software di intelligenza artificiale che alimenta questo sistema, era stato presentato nel 2016 come strumento per migliorare l’esperienza degli utenti sul social network, non come strumento di marketing.

Come funziona: I dati che utilizza vengono anonimizzati, seppur comprensivi di posizione degli utenti, informazioni del dispositivo, dettagli sulle reti Wi-Fi, video utilizzati, affinità e dettagli sulle amicizie, incluse le similarità fra un utente e i suoi amici.

La difesa di Facebook: Un portavoce di Facebook si è espresso a riguardo dicendo che “Facebook, come tante altre piattaforme, utilizza l’apprendimento automatico per mostrare la giusta inserzione alla giusta persona. Non sosteniamo di conoscere il pensiero o i sentimenti di una persona, né condividiamo le informazioni personali di un individuo con gli inserzionisti”.

Questa è solamente l’ultima di una lunga serie di dilemmi etici che si susseguono ormai da 14 anni. Ovviamente, quest’ultima notizia non fa che inasprire la situazione di Facebook dopo l’udienza di Mark Zuckerberg a Capitol Hill.