Facebook ha addestrato l’IA a navigare senza mappa

L’algoritmo consente ai robot di trovare il percorso più breve in ambienti sconosciuti, aprendo la strada a robot che possono lavorare all’interno di abitazioni e uffici.

di Douglas Heaven

Un team di Facebook AI ha creato un algoritmo di apprendimento di rinforzo che consente a un robot di trovare la sua strada in un ambiente sconosciuto utilizzando solo una fotocamera con rilevamento di profondità, GPS e dati della bussola; l’algoritmo fa raggiungere al robot l’obiettivo il 99,9 per cento delle volte percorrendo quasi sempre la strada più breve possibile, il che significa che non ci sono passaggi a vuoto. Si tratta di un grande miglioramento rispetto ai tentativi precedenti.

La ricerca di percorsi senza mappe è essenziale per i robot di nuova generazione come droni per la consegna autonoma o robot che lavorano all’interno di abitazioni e uffici. Alcuni dei migliori robot disponibili oggi, come Spot e Atlas di Boston Dynamics e Digit di Agility Robotics, sono dotati di sensori che li rendono in grado di mantenere l’equilibrio ed evitare gli ostacoli.

Ma se li si lasciasse in un angolo di strada sconosciuto e dovessero ritrovare la strada di casa, non avrebbero scampo. Sebbene l’algoritmo di Facebook non gestisca ancora gli ambienti esterni, è un passo promettente in quella direzione e potrà probabilmente essere adattato agli spazi urbani.

Facebook ha addestrato i robot per tre giorni all’interno di AI Habitat, un modello virtuale fotorealistico dell’interno di un edificio, con stanze, corridoi e mobili. Gli automi hanno effettuato 2,5 miliardi di passi, l’equivalente di 80 anni di camminate umane. Altra azienda hanno impiegato un mese o più per addestrare i robot in un compito simile, ma Facebook ha accelerato i tempi eliminando i robot più lenti in modo che quelli più veloci non dovessero fermarsi ad attendere.

Come sempre, il team non sa esattamente come l’IA abbia imparato a navigare, ma la migliore ipotesi è che abbia acquisito schemi nella struttura interna degli ambienti progettati dall’uomo. Facebook sta ora testando il suo algoritmo in spazi fisici reali utilizzando un robot LoCoBot.

Immagine: Pixabay

(rp)

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