Extir FL 3000, il polistirolo sostenibile

Per ovviare alle palline svolazzanti che frequentemente si staccano dai bordi spezzati, Versalis,società chimica di Eni, ha sviluppato un tipo di polistirolo, l’Extir® FL 3000, che oltre a non rilasciare perline singole, impiega una quantità ridotta di agente espandente abbattendo le emissioni e il consumo energetico, permettendo inoltre, per certe applicazioni, di riutilizzare più volte i manufatti.

di Fonte ENI

Il polistirene espandibile nasce dalla polimerizzazione dello stirene, cioè mettendo in fila, come in una catena, molecole di stirene prodotte a loro volta dalla lavorazione di derivati del petrolio. Lo stirene è un olio trasparente che viene scaldato per accelerare la sua polimerizzazione che è una reazione spontanea che libera calore.

Un altro modo per ottenere il polistirene è mantenere lo stirene sospeso in acqua con una piccola quantità di sostanza che innesca la formazione del polimero che viene poi separato in forma di perle ed essiccato.

Ma l’ingrediente per conferirgli la sua tipica leggerezza è il pentano, un idrocarburo che viene inglobato nelle perle di polistirene durante la loro formazione nella sospensione acquosa; per provocare l’espansione delle particelle si fornisce calore, sotto forma di vapore acqueo,  che contemporaneamente rammollisce la plastica e  la rigonfia grazie all’evaporazione del pentano. In questo modo le perle aumentano  fino a 60 volte le loro dimensioni.

Con successivi cicli di vapore/vuoto le perline si saldano l’una all’altra ottenendo la forma desiderata in base allo stampo in cui vengono convogliate. Ecco che il polistirene espanso sinterizzato (EPS), noto anche come polistirolo, così prodotto, in virtù della sua leggerezza, resistenza agli urti, isolamento termico, e compatibilità ambientale si impone come imballaggio e isolante.

Versatilità del polistirene

Certo, può essere scomodo dover raccogliere le svolazzanti palline che frequentemente si staccano dai bordi spezzati. C’è chi, come Versalis , società chimica di Eni, ha pensato di sviluppare nel suo stabilimento di Mantova, un tipo di polistirolo, l’Extir® FL 3000, che non rilascia perline singole oltre a impiegare una quantità ridotta di agente espandente abbattendo le emissioni e il consumo energetico. Le fasi che ne precedono e seguono l’uso non sono svincolate tra loro ma collegate in un meccanismo di circolarità.

Il polistirolo espanso è già una resina completamente riutilizzabile; può essere macinato e miscelato con nuove perline per produrre altri oggetti, o, ancora, aggiunto come inerte leggero in malte, trasformato in polistirene compatto per lo stampaggio di grucce o altri oggetti oppure impiegato per recuperare energia. Infine, grazie alle elevate caratteristiche meccaniche, Extir LN 3000 è indicato per applicazioni in cui flessibilità e resistenza alla compressione sono premianti.

Foto: Polistirolo.Wikipedia

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