Il governo tedesco vuole conquistare la leadership nel campo della computazione quantistica. La nuova macchina inaugurata al Jülich Supercomputing è un passo deciso in questa direzione
di Lisa Ovi
C’è un nuovo computer quantistico al Jülich Supercomputing Centre, in Germania. Il più potente mai prodotto dalla canadese D-Wave Systems, si tratta di un modello di ‘quantum annealer’, progettato per gestire problemi di ottimizzazione e campionamento grazie alle sue 5.000 unità di elaborazione quantistica.
I computer quantistici promettono di rivoluzionare lo sviluppo di farmaci, la sicurezza informatica, la modellazione finanziaria, le previsioni meteorologiche e molte altre aree, gestendo problemi che gli attuali supercomputer non sono in grado di elaborare. In realtà, la tecnologia dei computer quantistici non è ancora matura. Persino le macchine della D-Wave, uno dei principali fornitori di servizi quantistici commerciali al mondo, non sono ancora in grado di offrire il pieno potenziale previsto in futuro, come la simulazione di complesse interazioni fisiche e chimiche a livello atomico.
Il nuovo arrivo rientra nel progetto della Jülich User Infrastructure for Quantum Computing (JUNIQ), che dal 2019 fornisce ai ricercatori di tutta Europa un accesso a vari sistemi quantistici, da quelli sperimentali, a prototipi e primi approcci di produzione, al fine di sviluppare algoritmi e applicazioni. Con il suo approccio aperto JUNIQ garantisce alla Germania una posizione di guida nel campo dell’informatica quantistica europea.
Conquistare il primato globale e la sovranità tecnologica nel campo dell’informatica quantistica è un obiettivo importante non solo per il governo tedesco, ma anche per la comunità Europea. Nonostante un budget di 7 miliardi di euro da spendere in supercomputer nei prossimi sei anni attraverso la partnership EuroHPC, creata tra Commissione e Stati membri, l’Europa dovrà muoversi in fretta per competere con la Cina, con il suo budget di 10 miliardi di dollari e 3,000 brevetti già depositati.
Presente alla cerimonia di inaugurazione della nuova macchina, Bettina Stark-Watzinger, nuovo ministro tedesco dell’istruzione e della ricerca, dichiara su Business Insider: “Siamo onesti, la Germania e l’Europa devono recuperare un ritardo sull’informatica quantistica, ma sappiamo anche che la corsa è appena iniziata. In futuro, hardware e software dovranno provenire anche dalla Germania e dall’UE. Il nostro obiettivo è assumere un ruolo di primo piano nel mondo e garantire la sovranità tecnologica a lungo termine”.
La Germania è nota per la sua competitività nel campo dell’innovazione tecnologica. Classificata in testa ai paesi più innovativi del mondo sul Global Competitiveness Index stilato nel 2020 dal World Economic Forum, tra i suoi punti di forza il paese vanta la velocità con cui sta sviluppando nuove tecnologie come le auto a guida autonoma senza conducente. Sede di importanti università e istituti di ricerca di ingegneria, tecnologia dell’informazione (IT) e produzione, il paese investe pesantemente nella ricerca e nell’istruzione e il nuovo governo ha promesso ancora di più: l’istituzione di un’agenzia nazionale per il trasferimento tecnologico, il sostegno all’integrazione con la ricerca europea e una maggiore sicurezza del lavoro accademico.
(lo)