Arrivano i camion cinesi a guida autonoma

Diverse società stanno sfruttando l’assenza di restrizioni per testare veicoli autonomi in Cina.

di Will Knight

La Cina potrebbe essere sul punto di superare gli Stati Uniti nella corsa al rifacimento delle consegne via terra con flotte di camion autonomi.

Diverse società stanno sviluppando tecnologie per l’automazione che promettono di ridurre costi, incidenti, e migliorare l’efficienza complessiva dell’industria degli autotrasporti consentendo ai conducenti di percorrere distanze maggiori includendo periodi di riposo.

In Europa e negli Stati Uniti, volvo, Daimler, Uber, ed altre società stanno testando camion in grado di guidare autonomamente sotto la supervisione di un conducente esperto. Diverse società cinesi impegnate nella stessa ricerca, libere dai vincoli normativi e stimolate dal desiderio di rivedere la caotica industria locale degli autotrasporti, potrebbero contribuire alle prime iterazioni di questa tecnologia. Di fatto, potrebbero avere un certo vantaggio nello sviluppo di un nuovo e lucroso modo di trasportare beni via terra.

I trasporti interregionali via terra rappresentano un mercato enorme in Cina, dice Xiaodi Hou, CTO di TuSimple, una società con sedi a San Diego e Pechino che sta sviluppando una piattaforma automatizzata in partnership con una grande società cinese che produce camion (non ci è stato fornito il nome). Hou spiega come la Cina sia priva di restrizioni sul collaudo di sistemi di guida autonoma, e crede che il governo sosterrà i progetti che potrebbero migliorare l’industria degli autotrasporti.

TuSimple sta raccogliendo dati da un numero di camion guidati da conducenti umani. La società mira a dimostrare la sua tecnologia entro il primo trimestre dell’anno prossimo ed arrivare a una dimostrazione commerciale nel 2018.

L’approccio della TuSimple è particolarmente efficiente in termini di costi. Si affida alla visione computerizzata e su algoritmi in grado di comprendere nel dettaglio uno scenario, andando oltre l’identificazione di vetture e prevedendo quali azioni potrebbero compiere. “Tutte le operazioni vengono eseguite con il supporto dell’apprendimento approfondito”, dice Hou, facendo riferimento al popolare genere di apprendimento autonomo che comporta l’addestramento di una grande rete neurale attraverso una enorme raccolta di dati.

Hou, ha ultimato il suo PhD in sistemi neurali di calcolo presso la Caltech, è stato un allievo di Christof Koch – un rinomato neuroscienziato che oggi lavora presso l’ Allen Institute for Brain Science – e lavora ormai da anni a sistemi di visione computerizzata

In lungo e in largo per la Cina, circa 7.2 milioni di camion e 16 milioni di conducenti sono responsabili del trasporto interregionale di beni, stando alle figure fornite da TuSimple. Questa industria vale più di $300 miliardi, e i conducenti ammontano a circa il 40 percento dei costi affrontati dalle società di trasporti. Alcuni dei viaggi più lunghi possono richiedere fino a tre conducenti differenti per essere ultimati. L’autonomia permetterebbe a un singolo conducente di dormire durante le percorrenze autostradali.

TuSimple non è la sola ad aver colto questa grande opportunità in Cina. Baidu, il motore di di ricerca Internet leader in Cina, sta investendo pesantemente nella guida autonoma e in altre aree dell’intelligenza artificiale. La società sta collaborando con la casa costruttrice Foton, che ha mostrato un prototipo di camion a guida autonoma in occasione di un expo che si è tenuto questa settimana presso il New International Expo Center di Shanghai. Baidu ha più di un team impegnato nello sviluppo di sistemi di guida autonoma, incluso un team dedicato a sistemi per auto completamente autonome. La prossima settimana, l’ultimissima versione della sua tecnologia dovrebbe essere presentata.

L’industria degli autotrasporti negli Stati Uniti è ancora più grande, con un valore stimato intorno ai $700 miliardi. Uber, che a Pittsburgh sta sviluppando taxi autonomi, si è mossa in fretta per creare camion a guida autonoma dopo aver acquisito una startup di nome Otto nell’agosto di quest’anno (vedi “Uber Is Betting We’ll See Driverless 18-Wheelers Before Taxis”). Uno dei camion della società ha ultimato la sua prima consegna, un carico di 50.000 bottiglie di birra.

Ng Yi Pin, un investitore della Yunqi Partners, società cinese di venture capital, dice che l’opportunità commerciale è impressionante. Conferma che il governo centrale supporterà lo sforzo, anche se i governi locali dovranno prendersi carico del tasso di disoccupazione fra conducenti. “Le economie sul lavoro e sui risparmi di combustibile sono significative”, dice Ng, “per cui le forze del mercato faranno in modo che il passaggio a sistemi autonomi avvenga”.

(MO)

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