Alcune delle più grandi società tech sperano di risparmiare con chip open-source

Alternative gratuite ai processori installati all’interno dei vostri computer potrebbero presto erodere parte dei ricavi di Arm.

di Jamie Condliffe

Il retroscena: Arm ha sviluppato i processori utilizzati virtualmente per tutti i dispositivi mobili del mondo. Questa stessa società sta cercando di sfruttare il proprio talento – in particolare, la capacità di creare processori a basso costo estremamente performanti – per diventare la prima società a fornire modelli destinati ad applicazioni più specializzate, quali intelligenza artificiale e sistemi di guida autonoma.

La novità:The Information riporta che diverse startup e alcune società tech più grandi – per un totale di 80 aziende, fra cui Nvidia, Google e Tesla – stanno cercando di ricorrere a un nuovo insieme di chip sviluppati in open-source e conosciuti come RISC-V. La motivazione principale? I RISC-V sono gratuiti, mentre i prodotti della Arm sono cari. I sistemi open-source, per di più, offrono un certo margine per creare chip destinati a diverse applicazioni imminenti.

Perché conta: è improbabile che tante società optino per questa soluzione – la tecnologia offerta da Arm è talmente consolidata che passare a un nuovo sistema risulterebbe più oneroso che conveniente. Con il vacillare della Legge di Moore e la maggior specializzazione dei chip, però, Arm potrebbe scoprire che i suoi rivali principali non sono società quali Intel o AMD, ma i RISC-V.

(MO)

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