QuadrigaCX: Storia di una catastrofe per le criptovalute

Il racconto è sempre parso strano, a partire dalla inaspettata dipartita di Gerald Cotten, CEO della piattaforma di scambi canadese, che ha reso inaccessibili fondi per $140 milioni che lui soltanto avrebbe potuto sbloccare.

di Mike Orcutt

La recente notizia che i sistemi per la custodia offline delle criptovalute che avrebbero dovuto contenere il denaro erano vuoti dal mese di aprile non fa che accrescere i sospetti.

Per chi non lo sapesse: QuadrigaCX sostiene che Cotton sia morto in un viaggio in India lo scorso dicembre. Verso la fine di gennaio, la società ha presentato in tribunale una deposizione secondo cui Cotten avrebbe mantenuto la “responsabilità unica” nella gestione dei cosiddetti cold wallet di QuadrigaCX (che, al contrario degli hot wallet, non sono connessi a Internet), e che a seguito della sua morte nessuno all’interno della società abbia potuto accedervi. Nel mese di febbraio, la Corte Suprema di Nova Scotia ha assegnato alla società di consulenza Ernst and Young (EY) l’incarico di monitorare la società e cercare di recuperare i fondi perduti.

Per i clienti di QuadrigaCX, una situazione già grave è peggiorata il 12 febbraio, quando EY ha rivelato che la società aveva accidentalmente inviato quasi mezzo milione di dollari in bitcoin addizionali a un cold wallet che non era in grado di recuperare.

Da allora, EY ha cercato di recuperare il denaro dai wallet della società e da 10 processori di pagamento gestiti da terze parti che avrebbero conservato fondi per conto della società. Nel suo ultimo rapporto, presentato l’1 marzo, EY ha asserito che diversi cold wallet identificati come proprietà di QuadrigaCX erano, di fatto, vuoti da mesi. In altre parole, i fondi che la società dichiarava di non riuscire a recuperare potrebbero non essere mai esistiti (anche se EY non ha commentato sulla possibilità che esistano altri wallet).

La giornalista indipendente Amy Castor ha costruito una utile sequenza temporale di tutte le vicissitudini che si sono susseguite in questa storia, incluse diverse altre figure misteriose oltre quella di Cotten. Ora che il mistero ha catturato l’attenzione di un pubblico più ampio, la storia comincia a ricordare un precedente disastro che ha danneggiato la percezione pubblica dell’industria, al punto di ostacolarne la crescita.

Da quando Mt. Gox, la più importante società di scambi del tempo, è collassata nel 2014 perdendo quasi mezzo miliardo di dollari, l’industria delle criptovalute ha recuperato terreno ed è cresciuta parecchio. Ma come si può prendere sul serio un business in cui una società di scambi via criptovalute può ancora “smarrire” centinaia di milioni di dollari dei suoi clienti?

Come nel caso del collasso di Mt. Gox, il fiasco di QuadrigaCX lascerà un segno indelebile nella storia dell’industria delle criptovalute.

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