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Il finanziamento mondiale dei progetti di energia pulita è sceso al livello più basso in sei anni, meno 39% per la Cina.

di James Temple

Secondo BloombergNEF, nella prima metà del 2019, gli investimenti globali in energia solare, eolica e altre fonti di energia pulita hanno totalizzato $117.6 miliardi, in calo del 14% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. È il dato più basso dal 2013. Il calo del 39% negli investimenti registrato in Cina origina dalla riduzioni negli aggressivi sussidi per il solare con cui per anni il governo cinese ne ha tenuto sotto controllo i costi. La spesa è comunque diminuita del 6% negli Stati Uniti e del 4% in Europa, in parte a causa di politiche alterate, in parte per via della debole domanda nuova energia in mercati maturi.

Il nuovo rapporto mostra come il rallentamento dello scorso anno nello sviluppo di energie rinnovabili si sia esteso al 2019, indirizzando il mondo nella direzione sbagliata proprio in un momento critico. Ogni dato a nostra disposizione rileva come il mondo abbia bisogno di accelerare radicalmente il passaggio all’energia pulita se vogliamo una speranza di non superare la soglia più pericolosa del riscaldamento globale

BNEF mette in evidenza come anche gli investimenti privati in società di energia pulita sono diminuiti, segnando un calo del 2% a $4,7 miliardi, un dato che limita la pipeline delle nuove società innovative necessarie a risolvere le sfide ancora irrisolte dei cambiamenti climatici.
Per impedire che il calo negli investimenti diventi un fatto consolidato, serviranno politiche governative più aggressive, che spingano nuovi sviluppi nel campo dell’energia pulita e forniscano incentivi ad aumentare gli investimenti privati.

Credito immagine: Karsten Würth, Unsplash