Autoveicoli algoritmici

Un gruppo di ricerca ha sviluppato e testato un quadro di controllo che riduce tempi di viaggio e consumo energetico di veicoli automatici e connessi.

di Lisa Ovi

I veicoli connessi e automatizzati utilizzano tecnologia come sensori, telecamere e algoritmi di controllo avanzati per adeguare il proprio funzionamento a condizioni variabili in assenza di input da parte dei conducenti. Un gruppo di ricercatori e studenti della University of Delaware, sotto la direzione di Andreas Malikopoulos, Terri Connor Kelly e John Kelly,dell’Information and Decision Science Lab sta sviluppando algoritmi per veicoli connessi e automatizzati che riducono il consumo di energia e i tempi di viaggio.

Molte auto sono già oggi equipaggiate di moltissimi sensori con scopi diversi (dai 60 ai 100, in base al modello) e la “guida assistita” è una realtà già molto diffusa (si pensi alla frenata di emergenza autonoma, alla correzione in caso di sbandamento, al controllo della velocità, al parcheggio assistito). Ma il vero salto si farà quando le auto saranno dotate di telecamere multiple in grado di elaborare tutte le informazioni presenti sulla scena, in pratica cioè quando saranno in grado di sostituire l’occhio umano per garantire una guida confortevole e sicura.

La squadra di ricerca della Delaware sta ottimizzando un’Audi A3 e-tron, un veicolo elettrico ibrido plug-in. In primo luogo, i membri del team hanno sviluppato architetture di controllo per ridurre i tempi di guida e di viaggio stop-and-go garantendo al contempo l’efficienza energetica. Successivamente, il team ha testato gli algoritmi utilizzando simulatori di guida nello Spencer Laboratory di UD. I veicoli sono poi stati messi alla prova lo scorso ottobre nel MCity della University of Michigan, un banco di prova per veicoli all’avanguardia.

Il giorno del test, Mahbub è salito sull’auto di prova con due ingegneri della Bosch. Durante la prova, ciascun ingegnere era in grado di raccogliere dati su di un laptop, mentre l’auto affrontava prove come una rotonda, un incrocio in merging e altre sfide, tra cui lacune simulate in realtà virtuale, come la presenza di altre auto e pedoni. Il test è stato un successo, con un aumento del 30 percento sull’efficienza energetica dei modelli attuali, persino più di quanto previsto dalle simulazioni di laboratorio.

L’avvento dell’auto a guida autonoma porterà senz’altro un cambio culturale che coinvolgerà tutto il sistema sociale: cambierà sì la mobilità ma con essa anche l’economia, il lavoro, le città.

Sarà necessario un approccio armonizzato in termini di definizioni giuridiche e tecnologiche condivise, come quelle di veicolo connesso, guida autonoma, livello di automazione del veicolo, informatizzazione del traffico, infrastrutture stradali digitalizzate. Il quadro regolatorio dovrà essere coordinato tra Paesi diversi, modificando e adattando i codici nazionali della strada e le leggi in materia. Non meno importante sarà il trattamento della privacy e dell’immane quantità di dati raccolti e gestiti, nonché della gestione della loro sicurezza da attacchi incontrollati.

Secondo le stime di IHS Markit, le vendite globali di auto a guida assistita toccano i 72,5 milioni nel 2023, mentre le auto a guida autonoma toccheranno i 21 milioni nel 2035.

Immagine di: Pxhere

(lo)

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