Zoom rispetta la privacy?

L’app che fornisce servizi di videoconferenza, riunioni online, chat e collaborazione mobile è tra le più utilizzate da chi lavora a casa in questo periodo di diffusione della pandemia, ma è esplosa la polemica sulla sicurezza e riservatezza delle informazioni.

di Charlotte Jee

Secondo quanto riportato da “The Intercept”, la piattaforma per videoconferenze Zoom afferma di utilizzare la crittografia end-to-end, ma esterni sarebbero in grado di accedere a video e audio dalle riunioni ospitate sulla sua app. “Vice” ha rivelato che Zoom sta perdendo migliaia di indirizzi e-mail e foto e ha informato di come sia possibile accedere alle informazioni personali (nomi, e-mail, foto) di migliaia di inscritti alla piattaforma semplicemente approfittando della funzione “Directory aziendale”.

Quest’ultima aggiunge automaticamente alla propria rubrica Zoom altre persone inscritte con un indirizzo email appartenente allo stesso dominio. Il sistema dovrebbe agevolare la ricerca di altri colleghi, ma moltissimi si sono ritrovati in gruppi di sconosciuti.

Inoltre, Zoom sta anche affrontando una causa perché gli utenti affermano che alcuni dati personali sono stati condivisi con Facebook senza il loro consenso. Lunedì, il procuratore generale di New York, Letitia James, ha scritto all’azienda chiedendo quali misure di sicurezza rafforzate metterà in atto per gestire l’aumento del traffico e proteggersi da eventuali attacchi degli hacker.

Un altro problema ampiamente segnalato è lo Zoombombing, una piaga del trolling online per cui perfetti sconosciuti entrano nella conferenza o sulla base del link d’invito o semplicemente mettendo dei numeri a caso sperando di azzeccare l’indirizzo di una chiamata in corso. I troll si intromettono in incontri aperti (quelli senza password) per dirottare le funzionalità di condivisione dello schermo. L’FBI è intervenuta con una dichiarazione in cui avvisa le persone a proteggere con password le riunioni di Zoom. L’azienda non ha risposto a una nostra richiesta di commento.

Zoom è rapidamente diventata la piattaforma di videoconferenza preferita da chi è costretto a rimanere a casa durante la pandemia di coronavirus. Viene utilizzata per tutto, dalle videochiamate di lavoro alle sessioni di allenamento agli appuntamenti online. È stata persino utilizzata nel Regno Unito; il Primo Ministro Boris Johnson ha inavvertitamente rivelato l’ID di una riunione di gabinetto governativo che stava ospitando.

Immagine: AP / MIT Technology Review Italia

(rp)

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