La nuova macchina della startup californiana prende il volo proprio mentre gli Stati Uniti si preparano ad allentare le regole poste per il controllo delle operazioni dei droni.
di Martin Giles
Un paio di anni fa, Zipline ha creato un sistema di spedizione nazionale via droni destinato alla consegna di sangue e medicinali nei remoti centri medici del Ruanda. Oggi, la società ha sviluppato quello che sostiene essere il più veloce drone commerciale al mondo, con una velocità massima di 128 km/h.
Zipline spera che il suo nuovo drone ad ala fissa, che è ben più veloce e facile da mantenere rispetto al suo predecessore, la aiuti nelle sue operazioni all’interno di una industria che ha attirato diversi grandi giocatori. Fra le principali società ad aver manifestato interesse per il nascente settore, Amazon collauda ormai da tempo il suo servizio di spedizione aerea nel Regno Unito ed in altri paesi, mentre Project Wing, una creazione degli X lab di Alphabet, sta utilizzando i suoi droni per consegnare farmaci e burrito in un progetto pilota in Australia.
Queste società saranno presto in grado di condurre test anche negli Stati Uniti. Il governo USA dovrebbe infatti approvare una serie di accordi fra gli operatori privati di droni e gli stati o le compagnie interessate a collaudare servizi comprensivi di “operazioni oltre il campo visivo”, per cui i droni non dovranno più rimanere sotto il controllo visivo di un operatore umano.
Zipline ha accumulato molta esperienza dalle operazioni in Ruanda, dove i suoi droni hanno già percorso per 300.000 km nell’arco di 4.000 lanci dall’avvio del servizio nel tardo 2016 (vedi “Zipline’s ambitious medical drone delivery in Africa”). La società ha anche avviato un servizio simile in Tanzania.
Keller Rinaudo, CEO di Zipline, sostiene che l’esperienza in Africa abbia ispirato la società a rivedere il suo intero sistema logistico, non solo i suoi droni. La società ha riorganizzato i suoi centri di distribuzione, dove i droni vengono mantenuti e caricati, e sta utilizzando una tecnologia di visione artificiale per assistere il personale con le operazioni di controllo pre-volo. Queste ed altre modifiche hanno permesso di abbattere i tempi di gestione degli ordini e delle consegne da 10 minuti ad appena un minuto.
Un sistema di lancio e recupero semplificato e droni più veloci si traducono nella capacità di Zipline di gestire fino a 500 voli al giorno da un singolo centro di distribuzione, contro il limite precedente di 50. La società sottolinea inoltre come i suoi droni ad ala fissa siano in grado di coprire distanze maggiori rispetto ai quadrirotore, con una capacità di carico di 1,75 kg per un volo di 160 km.
Timothy Reuter, responsabile dell’iniziativa Drones and Tomorrow’s Airspace del World Economic Forum, ritiene che Zipline possa sfruttare l’esperienza maturata in Africa per assistere le organizzazioni altrove nel migliorare l’efficienza delle loro catene di distribuzione grazie alla tecnologia dei droni. Ciononostante, l’impresa dovrà confrontarsi con la dura competizione da parte di società quali Amazon e il Project Wing, impegnate a sviluppare droni capaci di consegnare qualunque genere di prodotto senza bisogno di particolari infrastrutture a terra.
Rinaudo è pronto a scommettere che la velocità dei droni garantirà a Zipline un vantaggio per quanto riguarda la consegna di forniture mediche ed altri beni urgenti. La startup ha siglato una patnership con diversi sistemi di assistenza sanitaria negli Stati Uniti e spera di avviare i rispettivi progetti entro la fine dell’anno. “La lezione più importante che abbiamo imparato in Africa è che la velocità è tutto”, dice. “Abbiamo dimostrato che questa tecnologia può salvare delle vite; ora dimostreremo che può salvare vite anche negli Stati Uniti”.