YouTube ha rimosso 210 canali sulle proteste a Hong Kong

In un post sul blog relativo all’integrità della piattaforma, YouTube ha comunicato la decisione di disattivare oltre 200 canali, ma non è chiaro quali regole siano state violate o persino quali canali siano stati rimossi.

di Charlotte Jee

YouTube ha scritto in un post che alcuni canali “si erano comportati in modo coordinato durante il caricamento di video relativi alle proteste in corso a Hong Kong”.

L’azienda ha affermato che la sua iniziativa “era coerente con le recenti azioni riguardanti la Cina annunciate da Facebook e Twitter”.

Queste due aziende hanno annunciato pochi giorni fa di aver sospeso quasi 1.000 account ritenuti parte di un’operazione del governo cinese per diffondere disinformazione sulle proteste di Hong Kong.

YouTube ha dichiarato di aver rilevato l’uso di VPN e altri metodi per mascherare l’origine degli account, nonché altre attività solitamente associate a “operazioni di influenza coordinate”.

Sotto diversi punti di vista, il post di YouTube solleva più domande di quante non ne risponda. Questi account vengono chiusi perché stanno pubblicando disinformazione? O perché agiscono in maniera coordinata tra loro?

Il post non ha fornito alcun esempio di account rimosso e neanche il tipo di video che stava pubblicando. Questa mancanza di informazioni, lascia aperto il rischio che l’azienda possa applicare in modo selettivo regole non specificate.

La decisione di YouTube solleva un’altra, ovvia domanda: se riesce a rimuovere questi account così rapidamente, perché non può fare di più per impedire agli estremisti bianchi di estrema destra di usare la sua piattaforma per diffondere messaggi estremisti o reprimere la teoria del complotto?

(rp)

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