Amazon, Apple e Google hanno deciso di creare uno standard open source per i prodotti domestici connessi a Internet, sulla scia degli altoparlanti intelligenti.
di Charlotte Jee
Le aziende collaboreranno con Zigbee Alliance, un’associazione di aziende che lavorano su standard IoT aperti, oltre a Samsung, Ikea e altri importanti attori del settore. E’ stato creato un gruppo di lavoro, chiamato “Project Connected Home over IP” (o CHIP), che si incontrerà, discuterà e, si spera, concorderà un insieme di standard nei prossimi mesi.
L’obiettivo è quello di rendere i prodotti per la casa intelligente compatibili tra loro e assicurarsi che garantiscano un discreto livello di sicurezza.
Se adottato da tutte le più grandi aziende del settore, questo standard potrebbe dare il via all’adozione della tecnologia per la casa intelligente. Attualmente, se si desidera acquistare prodotti IoT per la casa, si deve fin dall’inizio scegliere un’azienda e restarvi fedele perché i prodotti delle altre aziende sono incompatibili.
Per esempio, l’assistente vocale Home di Google non funzionerà con le lampadine intelligenti di Amazon. Le preoccupazioni per la sicurezza ne hanno frenato l’adozione, come esemplificato dalle infinite storie dell’orrore sulle telecamere Ring e su quanto sia facile hackerarle. Un ecosistema aperto, migliori standard di sicurezza e il lancio del 5G potrebbero essere una combinazione vincente per la diffusione di prodotti per le case intelligenti.
La strada da percorrere è ancora lunga. In realtà, sarà difficile indurre i più grandi nomi della tecnologia, i cui prodotti per la casa intelligente sono tutti in diverse fasi di sviluppo, a trovare un accordo. Il rischio maggiore è che invece di creare uno standard unico si arrivi a concordare semplicemente uno standard aggiuntivo e facoltativo.
Foto: Termostato intelligente.Getty