Un estratto delle regole di moderazione di TikTok apre un confronto sulla censura

“Netzpolitik”, un blog in lingua tedesca che tratta di diritti digitali, ha pubblicato un estratto sulle nuove linee guida sui contenuti politici di TikTok.

di Angela Chen

TikTok, di proprietà cinese, è un’app video popolarissima al centro di un’indagine sulla sicurezza nazionale degli Stati Uniti. I politici temono che l’app possa diventare una fonte di disinformazione controllata dall’estero e hanno espresso preoccupazione per un rapporto del “Guardian” in cui si afferma che l’azienda censura i video politici che non piacciono a Pechino.

L’azienda proprietaria di TikTok ha insistito sul fatto che le linee guida riportate dal “Guardian” erano obsolete e che le politiche erano cambiate. Anche se fosse così, le nuove regole alle quali fa riferimento “Netzpolitik” non sembrano migliorare la situazione.

Secondo un informatore che ha parlato con “Netzpolitik”, i contenuti controversi sull’app sono suddivisi nelle categorie di “cancellato”, “visibili solo all’utente che li pubblica” (il che significa che altri utenti non possono vederlo), “non consigliato” e “da non diffondere”. I video di queste ultime due categorie non vengono presi in considerazione dal principale motore di ricerca di TikTok e la categoria “da non diffondere” rende realmente problematico rintracciare un video.

Secondo le linee guida, la maggior parte dei contenuti politici durante i periodi elettorali dovrebbe essere contrassegnata come “non raccomandata”. Il contenuto politico include di tutto, dai discorsi di parte agli slogan di partito. I materiali che provengono dalla polizia, comprese le riprese all’interno di un commissariato o di una prigione, è contrassegnato come “da non diffondere”.

Il documento mostra anche alcune modifiche apportate da TikTok. Una volta, il contenuto di rivolte e proteste – incluso il riferimento a Tibet, Taiwan, Irlanda del Nord e Piazza Tiananmen – sarebbe stato contrassegnato come “sconsigliato”. Questa categoria è stata ora sostituita da una nuova etichetta “pericoli del mondo reale”. Secondo le linee guida, ai moderatori viene detto di sconsigliare la diffusione di questi contenuti.

In risposta a “Netzpolitik”, TikTok afferma di non moderare i contenuti secondo le posizioni politiche e che le sue decisioni di moderazione non sono influenzate da alcun governo straniero. L’azienda ha anche affermato di non rimuovere i contenuti relativi alle manifestazioni politiche, il che, ovviamente, non affronta la questione se venga di fatto impedito a questi video di essere disponibili per gli utenti.

(rp)

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