Seguici
Iscriviti alla nostra newsletter

    Tesla alla conquista del Vecchio Continente

    Intervista con Paolo Forchielli, Territory Service Manager di Tesla Motors per l’Europa occidentale.

    di Matteo Ovi

    Paolo Forchielli, Territory Service Manager di Tesla Motors per l’Europa occidentale.

    Nelle ultime settimane abbiamo sentito parlare dello sbarco ufficiale della Model S in Italia e della prima consegna a un cliente vicentino.

    Considerato il successo che la vettura sta riscuotendo negli Stati Uniti, abbiamo deciso di interpellare Tesla Motors sulla sua strategia per assicurarsi uno spazio nel mercato europeo.

    Ci ha risposto Paolo Forchielli, Territory Service Manager di Tesla Motors per l’Europa occidentale, al quale abbiamo posto le seguenti domande.

    TR – Tesla Motors sta spopolando negli Stati Uniti, ma come viene percepita nel resto del mondo? In quali paesi europei si stanno registrando le migliori vendite? Qual è il piano per estendere la portata del marchio negli altri paesi?

    Credo che la nostra percezione a livello globale sia ottima. Sicuramente il mercato madre di Tesla sono gli Stati Uniti, ma un tempo eravamo sconosciuti anche lì. Solo dopo le prime consegne della Mode S durante l’estate del 2012 abbiamo visto il nostro marchio diffondersi oltre i soliti giri di appassionati di automobili, e penso che in Europa vedremo lo stesso tipo di “esplosione”.

    A settembre la Model S è stata l’automobile più immatricolata in Norvegia, dove vedo l’inizio dell’ondata globale. Anche in Olanda e Belgio, dove opero prevalentemente, si registra molto interesse, con prenotazioni che presto si trasformeranno in consegne.

    Estendere il marchio vuole dire espandere la rete di vendita e soprattutto di assistenza. Stiamo aprendo nuovi saloni, prossimamente quelli di Londra e Amsterdam, e stiamo raddoppiando il numero di Service Center in tutta Europa.

    TR – Nel panorama delle vetture elettriche Tesla Motors detiene il primato in termini di autonomia. A cosa si deve questo fattore determinante? A parte il costo ancora elevato delle vetture elettriche, quali sono gli altri fattori che ne ostacolano la diffusione? Miti da sfatare? La rete elettrica?

    Il nostro segreto risiede nello sviluppo costante dell’architettura e della gestione delle batterie, che ci mantiene all’avanguardia della tecnologia di energy storage.

    L’autonomia è uno degli ostacoli principali alla diffusione delle automobili elettriche e noi puntiamo su due fronti per eliminarlo: realizzare un’autonomia fino a 500 km con una ricarica e consentire la ricarica in tempi brevi. A questo fine stiamo implementando una rete di caricatori rapidi, i cosiddetti supercharger (vedi “Tesla ricaricherà le batterie in 5 minuti“), che sono in grado di ricaricare la Model S in meno di un ora.

    L’installazione di un superchager è infinitamente più semplice di quella di una stazione di carburante; si tratta solo di una connessione elettrica ad alta potenza con il posto per parcheggiare durante la ricarica.

    Entro la fine del 2014 il 90 per cento della popolazione europea avrà a disposizione un supercharger a meno di 300 km di distanza (quindi facilmente raggiungibile con la Model S).

    I paesi nordici hanno sempre avuto una forte inclinazione (e la disponibilità economica) per le automobili elettriche, ma ho constatato che anche a Milano l’interesse è molto alto. Gli italiani hanno sempre avuto una passione per le belle macchine e le Tesla si fanno notare.

    Con il successo della Model S in altri paesi e l’espansione della rete di vendita e assistenza riusciremo a convincere anche gli acquirenti italiani più scettici!

    TR – Dopo la Roadster, una sportiva a due posti secchi, Tesla ha lanciato la Model S, una berlina che negli Stati Uniti sta rapidamente imponendosi nel ristretto, ma importante mercato delle berline di lusso. I concorrenti stanno cercando di recuperare terreno con modelli ibridi. Quale strategia adotterà Tesla per mantenere la supremazia?

    Abbiamo il vantaggio di avere lanciato il nostro programma di ricerca e sviluppo 10 anni fa.

    L’introduzione della Roadster ha sollecitato tentativi simili da parte di altri costruttori, che però hanno ancora molta strada da recuperare. Trazione elettrica a parte, con la Model S abbiamo anche lanciato un sistema d’interazione con l’utente completamente nuovo, via touchscreen, che ci offre possibilità di espansione assolutamente inedite. Il mercato delle automobili elettriche continua a crescere, ma non vediamo le automobili ibride degli altri costruttori come dirette concorrenti. La Model S è stata fatta per essere la macchina migliore in assoluto, non solo tra le elettriche.

    TR – Il problema cruciale del mercato automobilistico è quello delle dimensioni. Le Case automobilistiche tradizionali vengono da un lungo periodo di alleanze e fusioni, allo scopo di riequilibrare il rapporto tra costi e ricavi, integrando i diversi mercati e mettendo a fattore comune gli investimenti per l’innovazione. Tesla Motors pensa di riuscire a farcela da sola in un mercato ancora ristretto come quello delle automobili elettriche, che tuttavia comporterà una continua capacità di offrire nuovi modelli e servizi?

    L’obbiettivo di Tesla Motors, dichiarato già nel 2006 dal nostro CEO Elon Musk, è quello di trasformare il mercato dell’automobile e rendere la mobilità elettrica raggiungibile per tutti. Per arrivare a questo obbiettivo bisogna puntare sui modelli tradizionali, dimostrando che l’automobile elettrica non ha nulla da invidiare a quella a motore endotermico.

    La Model S è stata realizzata con caratteristiche che sarebbero state impossibili con i vincoli delle automobili tradizionali, dal powertrain piccolo, pulito e potente al display touchscreen alle molteplici possibilità di rifornimento.

    Anche Tesla Motors costituisce una innovazione nell’industria automobilistica. Relativamente piccola, ma snella e ricca di ingegneri informatici reclutati a Silicon Valley, ha la possibilità di muoversi in modi e tempi inconcepibili per i grandi costruttori. Stando in prima linea nella divisione Service in Europa, vedo con i miei occhi quanto aiuti che l’assistenza sia un organo del costruttore e non dei rivenditori.

    I nostri tecnici sono scelti tra i migliori al mondo e hanno un filo diretto con la fabbrica, con un feedback sul prodotto praticamente istantaneo. Questo scambio d’informazioni ci rende tutti parte dello sviluppo del prodotto in un modo davvero unico.

    TR – Quanto tempo dovremo aspettare per vedere la Tesla da 35mila dollari?

    Mi dicono che in Europa sarà per il 2016 e non ne vedo l’ora perché sarà la mia prima Tesla! (vedi “Musk: Per una vettura elettrica con 200 miglia di autonomia a partire da $35,000 non occorrono miracoli“)

    (MO)

    Related Posts
    Total
    0
    Share