Ready2Go, per guidare meglio

Al via il network di autoscuole ACI, con moduli di insegnamento innovativi che si avvalgono
delle tecnologie più avanzate. Entro il 2011 sarà attivo in tutte le province italiane.

di ACI

Un italiano su due usa l’auto tutti i giorni, ma varie lacune formative sono causa di stress e criticità nella guida: i conducenti più giovani lamentano difficoltà nelle ore notturne e nel traffico intenso; i più maturi temono le condizioni climatiche avverse (ghiaccio, neve e nebbia), soprattutto perché non conoscono le tecniche di guida idonee. Il 94 per cento degli automobilisti preferirebbe una maggiore formazione pratica nelle autoscuole per affrontare adeguatamente le emergenze e le situazioni di pericolo. Lo rileva una ricerca commissionata dall’Automobile Club d’Italia all’ISPO e illustrata da Renato Mannheimer in occasione della presentazione di Ready2Go, il network delle autoscuole dell’ACI, progetto al quale aderisce la Polizia di Stato con un protocollo d’intesa. Ready2Go punta su una più moderna e accurata formazione dei conducenti attraverso moduli d’insegnamento innovativi che si avvalgono anche delle tecnologie più avanzate: simulatori di guida virtuale, PC touch-screen interattivi e prove di guida sicura con ABS e ASR. L’iniziativa è rivolta soprattutto ai giovani, particolarmente esposti al rischio sulla strada: il 30 per cento dei sinistri vede coinvolto un neopatentato e l’incidentalità è la prima causa di morte per i ragazzi fino a 24 anni.

«Con Ready2Go offriamo una formazione al passo con i tempi», dichiara il presidente dell’ACI, Enrico Gelpi, «che supera la logica del mero conseguimento della patente ed educa i giovani a una guida responsabile e consapevole. L’iniziativa è già operativa nelle sedi pilota di Roma, Genova, Como, Modena, Parma, Ancona, Bergamo, Verona, Caserta, ma il network si estenderà a tutte le province entro il 2011 anche con la collaborazione degli operatori privati del settore. Chi frequenterà Ready2Go riceverà il plus formativo ACI senza costi aggiuntivi rispetto alle tariffe medie praticate in Italia. Il neopatentato sarà poi seguito per tre anni con proposte di aggiornamento continuo».

«Ready2Go è soprattutto un’operazione culturale di grande rilevanza sociale», continua Gelpi, «perchè attraverso il network di autoscuole intendiamo favorire lo sviluppo di una “Generazione Giovani” dell’ACI: i patentati si ritroveranno su un sito interattivo, in aggiunta a www.ready2go.aci.it, per lo scambio di esperienze e il confronto costante con i formatori ACI».

Lo studio ACI-ISPO evidenzia come siano i giovani fino a 24 anni a chiedere più formazione: il 42 per cento degli intervistati ammette di distrarsi spesso al volante; uno su tre arriva a destinazione senza sapere come; il 66 per cento non sa come affrontare situazioni critiche; quattro su dieci guidano troppo veloce. L’indagine sottolinea anche le ansie dei genitori: l’88 per cento vorrebbe iscrivere il figlio a un’autoscuola con un calendario formativo ottimizzato con programmi aggiornati di teoria e pratica; il 69 per cento sarebbe disposto ad accompagnare il giovane in una struttura più lontana purché qualitativamente valida. I timori dei genitori si ripercuotono direttamente sui figli: solo il 63 per cento dei neopatentati guida liberamente un veicolo; al 46 per cento è concesso l’uso dell’auto solo per tempi e distanze limitate; il 16 per cento, pur avendo conseguito la patente, può impugnare il volante solo affiancati da un genitore.

Secondo un’elaborazione ACI su dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, l’anno scorso hanno superato l’esame della patente il 78 per cento degli esaminandi, per un totale di quasi 1,7 milioni promossi; di questi, circa 590mila sono under 21. Il 90 per cento ha frequentato un corso in un’autoscuola. Le donne sono più brave nella prova teorica (il 69,4 per cento supera il test contro il 64 per cento degli uomini); i maschi prediligono l’esame di guida (91 per cento dei promossi contro l’83 per cento delle femmine).

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