Più piccolo, più sicuro, più resistente al calore

Servono circuiti sempre più piccoli e resistenti al calore. ST risponde con la serie di Triac 8H, capaci di resistere a temperature di 150°C.

di Fonte ST

Nuove sfide impongono una riduzione nelle dimensioni dei circuiti e dei loro involucri pur mantenendo una forte resistenza alle alte temperature.

Partiamo dall’esempio classico dell’asciugacapelli. Inventato per la prima volta da uno stilista francese nel 1890, il dispositivo aveva l’aspetto di un aspirapolvere capovolto ed era alto quasi quanto una persona. Il primo modello portatile risale al 1915 circa: pesava circa 1 kg e non produceva più di 100 W di calore. I modelli attuali pesano circa la metà, sono più sicuri e producono quasi 2.000 W. 

L’industria degli elettrodomestici punta su dispositivi sempre più piccoli e potenti. I salti tecnologici sono meno drastici rispetto a quelli di un secolo fa, ma elettrodomestici come scaldabagni, macchine da caffè o asciugacapelli vanno sempre più riducendo sia nelle dimensioni che nell’impatto ambientale.

Il problema intrinseco degli asciugacapelli più piccoli è la necessità di operare a temperature elevate. Lo stesso vale per una macchina da caffè o uno scaldabagno, il cui compito è fornire abbastanza calore da portare l’acqua ad ebollizione. Il rimpicciolimento dei sistemi nel loro complesso crea nuove sfide per la sicurezza degli impianti elettrici. impianti elettriche che possono avere conseguenze dannose. I miscelatori, ad esempio, includono quasi sempre un circuito di protezione dallo smorzamento contro le tensioni transitorie veloci sulla rete. Senza di esso, una macchina spenta, ma ancora collegata alla parete, potrebbe azionarsi improvvisamente a causa di un’improvvisa, e potenzialmente dannosa, variazione di tensione.

Ridurre le dimensioni dei circuiti di protezione non è sempre facile. I Triac 8H della ST sono ora in grado di resistere ad eventi transitori veloci e temperature di giunzione fino a 150 ºC. Queste caratteristiche rendono possibile progettare dispositivi più piccoli senza sacrificare la sicurezza. 

A prima vista, resistere a 150 ºC invece che 125 ºC potrebbe sembrare una differenza da poco. Tuttavia, se l’obiettivo di un progetto fosse mantenere la temperatura superficiale del dispositivo a circa 60 ºC, il miglioramento significa beneficiare di un margine di 90 ºC invece che 65 ºC. È questo aumento del 50% che consente di dimezzare le dimensioni del dissipatore.

La temperatura di giunzione non è l’unico elemento degno di nota. Disporre di un’ampia gamma di carichi può aiutare un’azienda ad accelerare il processo di qualificazione poiché tutti i dispositivi utilizzano un’architettura simile.

Un’altra specifica che gli ingegneri studiano da vicino è la massima caduta di tensione in stato di accensione (VTM). Misura la tensione tra i dispositivi quando sono accesi. Il valore è importante perché influenza direttamente le dimensioni di altri componenti di raffreddamento e, quindi, le dimensioni del progetto.

L’ultima qualità da valutare in un dispositivo, anche se non certo per importanza, è la sua robustezza. Gli standard sulla robustezza si fanno sempre più severi. Un design dall’elevata affidabilità e lunga durata può spingere un marchio a nuovi livelli. La robustezza viene valutata in base all’immunità al rumore, valore su cui i Triac 8H della ST hanno già conquistato riconoscimenti di design.

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