Non riuscite a trovare dei polmoni nuovi? Provate con dei polmoni revisionati

Degli organi umani ed animali ravvivati potrebbero rivelarsi la soluzione per coloro che hanno necessità di un trapianto.

di Erin Winick

Harald Ott, chirurgo della Harvard Medical School, crede che l’originale soluzione adottata dal suo laboratorio possa rivelarsi, un giorno, la soluzione della crisi degli organi da trapianto. Nei soli Stati Uniti, 20 pazienti al giorno muoiono in attesa di organi per il trapianto secondo le stime dell’American Transplant Foundation.

Il laboratorio tratta chimicamente gli organi estratti da ratti e maiali per rimuoverne le cellule originali, ottenendo un’impalcatura vuota. I ricercatori ripopolano quindi questa impalcatura con cellule staminali del paziente, nella speranza di creare organi che il corpo umano possa non rigettare.

Gli studi più recenti fanno uso di una tecnica chiamata rigenerazione polmonare, al cui sviluppo Ott ha partecipato e  che prevede la trasformazione di polmoni estratti da maiali e ratti in polmoni compatibili con il corpo umano. Nonostante i polmoni dei ratti non siano utilizzabili nel trapianto su esseri umani, sono ottimi strumenti per testare la procedura di rigenerazione.

Ott iniziò a studiare questa procedura da studente della University of Minnesota (“Cuore da Cuore”). Da allora, il suo laboratorio non ha fatto che progressi nel decifrare le condizioni che permettono alle cellule staminali di evolvere in organi funzionanti. I ricercatori sono riusciti a ri-trapiantare organi rigenerati con cellule staminali umane in maiali e ratti. Realizzati con cellule umane, questi organi non rimangono in vita più di una settimana nei corpi degli animali, a cui risultano alieni, ma gli esperimenti ne hanno dimostrato la funzionalità.

Immagine: Un polmone di ratto, in un incubatrice, viene trattato con fattori di crescita e ossigeno perchè possa cominciare a ‘respirare’

(lo)

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