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    Nasce LINK-Tech

    Decisioni basate su analisi scientifiche e economiche (policy) spesso vengono distorte di fronte alla necessità di conseguire un consenso sociale o politico (politics). Ma non succede quasi mai che il passaggio dalla policy alla politics sia descritto in modo approfondito. Per farlo, nasce LINK-Tech, una partnership tra MIT Technology Review Italia e LINKIESTA.

    Decisioni basate su analisi scientifiche e economiche (policy) spesso vengono distorte di fronte alla necessità di conseguire un consenso sociale o politico (politics).

    Diversi principi etici, interessi individuali o collettivi entrano nel processo decisionale ed è normale che sia così. Ma non succede quasi mai che il passaggio dalla policy alla politics sia descritto giornalisticamente, in modo approfondito.

    Per farlo, nasce LINK-Tech, una partnership tra MIT Technology Review Italia e LINKIESTA.

    MIT Technology Review Italia, con il suo patrimonio di informazioni tecnologiche e scientifiche, e di analisi del loro impatto sulla società, e LINKIESTA, con la sua vocazione a un giornalismo agile, interattivo, attento alle dinamiche sociali, uniscono le forze per raccontare la realtà che evolve dall’intreccio tra politica, tecnologia ed economia.

    L’accordo prevede scambi di “storie”, analisi congiunte, organizzazione di eventi, cogestione di tweet, blog. Prevede anche una nuova rubrica periodica, LINK-Tech, che raccoglie articoli e opinioni su temi sempre diversi.

    Il primo tema a venire trattato da LINK-Tech sarà quello relativo ai delicati problemi del digitale: la guerra mai dichiarata di tutti contro tutti, lo spionaggio industriale, la privacy sistematicamente violata. In merito avrà luogo un dibattito presso lo spazio eventi della redazione de Linkiesta, in via Melone 2, a cui parteciperanno Alessandro Ovi (direttore di MIT Technology Review Italia), Patrizia Grieco (amministratore delegato Olivetti) e Paolo Bottazzini (Socialgraph). Modererà il dibattito Marco Alfieri (direttore de Linkiesta).

    I prossimi temi saranno:

    – la tecnologia (ICT, robotica) che secondo alcuni sta distruggendo il lavoro e secondo altri lo sta semplicemente cambiando;

    – il divieto di brevettabilità del genoma umano, se penalizzi o se aiuti la ricerca;

    – la diffusione delle energie rinnovabili nel mondo in via di sviluppo per chiedersi se possa costituire un valido esempio anche per quello sviluppato;

    – la proposta di un’agenzia mondiale per l’acqua, un tema che si proietta sull’ EXPO 2015 e sulla ipotesi di un nuovo ruolo per Milano;

    – la discussione tra un vescovo, un banchiere e un politico sulla virtualizzazione del denaro come presenza diabolica nella globalizzazione;

    – la innovazione nel mondo, dove alcune regioni riescono a favorire la nascita di aziende innovative, mentre altre segnano il passo.

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