Lo sviluppo sostenibile ha senso solo come azione comune

Partnership in tutto il mondo, diversificazione economica, attenzione alle esigenze locali, condivisione del know how. Ecco le uniche risposte possibili alle esigenze del pianeta

Di fronte a eventi sempre più complessi e globali, come ad esempio povertà e disuguaglianze, emergenza sanitaria, instabilità politica, crisi climatica e migratoria, Eni sceglie di estendere il raggio di azione delle proprie iniziative di sviluppo, superando il confine delle aree operative attraverso alleanze con partner autorevoli impegnati sul territorio e riconosciuti a livello internazionale.

In questo modo l’azione sinergica e la condivisione del know-how possono contribuire a migliorare le condizioni di vita delle persone nei Paesi di presenza in linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, i piani Paese e i Nationally Determined Contibutions (NDCs).

È una grande sfida che necessita del supporto di tutti: Governi, organismi internazionali, realtà del settore privato, fondi di investimento, Università, Centri di ricerca e Organizzazioni della società civile – incluso il settore delle faith based organizations – che conoscono il territorio, le fragilità e le esigenze primarie delle persone che abitano i luoghi che ci troviamo a vivere.

Ecco il valore del soggetto ed ecco la necessità di individuare partner capaci di garantire alle azioni un respiro di lungo termine.

L’intuizione di Enrico Mattei e la “vocazione” di Eni nell’accompagnare la crescita di popoli e comunità, che si traduce nel nostro approccio dual flag, tornano più che mai attuali in questo momento storico e trovano terreno fertile nel ruolo che la comunità internazionale attribuisce con crescente consapevolezza al settore privato.

Le partnership Eni per lo Sviluppo Sostenibile. Alcuni esempi

In questa direzione si muovono le partnership sviluppate e consolidate da Eni con Agenzie e Organizzazioni Internazionali come la Food and Agriculture Organization (FAO), l’United Nations evelopment Programme (UNDP), l’United Nations Industrial Development Organization (UNIDO) e la World Bank (WB). Ma anche le relazioni e le collaborazioni con istituzioni italiane ed europee, realtà finanziarie e banche di sviluppo, organizzazioni della società civile, faith based organizations, università e centri di ricerca.

Il percorso di Eni verso la just transition è ben esemplificato nel report volontario di sostenibilità Eni for, in cui la multinazionale racconta il proprio contributo ad una transizione energetica che sia il più possibile equa e inclusiva.

UNIDO

Nel luglio 2019, Eni e Unido (Organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale) hanno firmato una dichiarazione congiunta, istituendo un modello di cooperazione pubblico-privato pioneristico, volto a contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle nazioni unite, in particolare in Africa. Questa alleanza ha portato all’avvio di diverse iniziative:

CENTRO DI ECCELLENZA SULLE ENERGIE RINNOVABILI NELLA REPUBBLICA DEL CONGO 

Nell’ambito di un accordo (Accord de Valorisation du Gaz) con il governo locale, Eni ha sviluppato il Centro di Ricerca sulle Energie Rinnovabili nella città di Oyo (Dipartimento della Cuvette).

Grazie ad un’esperienza consolidata nel Global Network of Regional Sustainable Energy Centers (“GN-SEC”)*. UNIDO ha elaborato un piano strategico di 5 anni volto a supportare la Repubblica del Congo nella presa in carico del Centro, garantendone la sostenibilità a lungo termine.

L’ampia rete di relazioni dell’agenzia ONU in ambito industriale permetterà anche di coinvolgere nel dialogo ulteriori partner per valutare potenziali sinergie nelle attività del Centro. 

SVILUPPO AGRICOLO IN MOZAMBICO

Il coordinamento tra Eni e UNIDO ha permesso di individuare nel Paese iniziative sinergiche al fine di migliorare selezionate filiere agroindustriali per favorire occupazione giovanile e generazione di reddito per i produttori locali. Il perseguimento di tali obiettivi fa leva anche sul supporto dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) con cui Eni ha firmato un Memorandum of Understanding.

PROGETTO DI TRANSIZIONE ENERGETICA A CAPO VERDE

Al fine di promuovere la transizione energetica delle isole minori, UNIDO ha inoltre supportato Eni ed il Politecnico di Torino nella conduzione di uno studio di fattibilità per l’applicazione di rinnovabili onshore e offshore nelle isole di Sal e Santo Antão dell’arcipelago di Capo Verde.

Tale studio prevede anche l’applicazione della tecnologia ISWEC (Inertial Sea Wave Energy Converter) proprietaria di Eni per la produzione di energia elettrica dal moto ondoso. Il progetto mira a diffondere il know-how acquisito da Eni sul percorso di decarbonizzazione attraverso l’integrazione delle energie rinnovabili nei tradizionali mix energetici delle isole minori.

GLOBAL PARTNERSHIP PER L’IDROGENO

Nell’ambito della “Global partnership for hydrogen application in industry” lanciata da UNIDO nel luglio 2021, Eni dà supporto tecnico, attraverso la funzione R&D, al tavolo di esperti nato per accelerare il dialogo strategico globale sull’idrogeno nell’industria per i Paesi in via di sviluppo.

Il programma UNIDO è volto a stimolare le sinergie migliorando lo scambio di conoscenze sulle politiche, linee guida tecniche e gli standard del settore. L’alleanza prevede altresì attività di cooperazione tecnica volte a definire progetti pilota e linee guida nazionali per lo sviluppo e applicazione dell’idrogeno in campo industriale nei Paesi in via di sviluppo.

Alleanze con organismi di cooperazione nel mondo

Eni e UNIDO pionieri della cooperazione pubblico-privata

Li Yong, Direttore Generale di UNIDO, racconta in un’intervista il valore dei partenariati tra organizzazioni internazionali e imprese.

FAO

Dal 2018 Eni coopera con la Food and Agriculture Organization (FAO) per promuovere l’accesso all’acqua in Nigeria attraverso la realizzazione di pozzi alimentati da sistemi fotovoltaici, per uso domestico e per irrigazione, contribuendo in particolare agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile 6 e 13.

UNDP

Nel 2018, Eni e United Nations Development Programme (UNDP) hanno firmato un Memorandum of Understanding orientato a favorire il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e, in particolare, l’accesso universale all’energia, azioni volte a combattere i cambiamenti climatici e la protezione, il ripristino e l’uso sostenibile dell’ecosistema terrestre (SDGs 7, 12 e 13).

Il 23 aprile 2021 Eni e UNDP in Kazakistan hanno firmato un Accordo di Cooperazione per la realizzazione di un progetto finalizzato ad applicare la tecnologia solare rinnovabile e migliorare l’efficienza energetica in una scuola secondaria situata nella città del Turkistan, nel sud del Kazakistan.

UNESCO

Eni e UNESCO hanno firmato un memorandum d’intesa (MoU) che mira a promuovere lo sviluppo sostenibile locale attraverso varie aree di collaborazione.

L’introduzione dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile riconosce il ruolo che i diversi membri del settore privato, dalle microimprese e le cooperative alle multinazionali, svolgeranno nella attuazione della nuova Agenda.

A questo proposito, UNESCO e Eni intendono lavorare sulla riduzione del rischio disastri con il governo federale di Tabasco, contribuendo agli SDG 4, 6, 11, 13, 15 e 17 attraverso la Convenzione per la protezione del patrimonio culturale e naturale mondiale e il programma Man and the Biosphere di UNESCO. Il sud-est del Messico ha subito gli effetti di gravi uragani (Delta, Eta, Iota): inondazioni, perdite materiali e umane.

Per mitigare gli impatti di possibili prossimi disastri naturali a Tabasco, abbiamo sviluppato un progetto sulla Sicurezza Idrica e la Gestione Integrata dei Rischi con il Centro Regionale per la Sicurezza Idrica (CERSHI), un centro specializzato patrocinato da UNESCO. Gli scienziati di Eni potranno contribuire a rafforzare le capacità e ridurre il rischio non solo a Tabasco ma anche in altre regioni prona ai disastri naturali. 

Come spiega in un intervista Frédéric Vacheron, Rappresentante UNESCO in Messico: “UNESCO ha sviluppato strumenti e materiali educativi di sensibilizzazione e ha promosso lo scambio di lezioni apprese e buone pratiche. In collaborazione con Eni, saranno identificate le comunità più vulnerabili e colpite dalle inondazioni per formare le autorità locali e aumentare la loro capacità di prevenire, rispondere e recuperare”.

World Bank e GHACCO

Dal 2020 lavoriamo insieme a Banca Mondiale e GHACCO (Ghana Alliance for Clean Cookstoves and Fuels) per favorire l’utilizzo di stufe alimentate a legna più efficienti in grado di ridurre l’esposizione ai fumi tossici e prevenire lo sfruttamento delle foreste.

Queste attività, in linea con la strategia del Governo ghanese e l’SDG 7, mirano ad assicurare l’accesso alle tecnologie per il clean cooking ad oltre 600 famiglie della regione occidentale e a promuovere campagne di sensibilizzazione.

USAID e ADPP

L’empowerment femminile è al centro delle collaborazioni sottoscritte in Angola con l’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID) e l’ONG Aiuto per lo Sviluppo da Persone a Persone (ADPP) per promuovere la diversificazione economica in aree rurali, nell’ambito dell’iniziativa Women’s Global Development and Prosperity.

In Angola e in collaborazione con ADPP, Eni implementa anche progetti per l’accesso all’energia da fonti rinnovabili per la ristrutturazione di 4 centri di salute nella provincia di Luanda con l’installazione di impianti di produzione di energia fotovoltaica (totale 21 KW) e per la formazione di personale medico e amministrativo per la manutenzione e sensibilizzazione delle comunità locali sull’importanza dell’energia solare.

AVSI

Nel 2020, in Messico è stato firmato un Accordo di Cooperazione con AVSI e il governo dello stato di Tabasco a supporto della formazione e dell’attività scolastica di docenti e studenti. Le attività svolte includono la distribuzione di materiale scolastico per scuole elementari, lo sviluppo di skills attraverso corsi e workshop e il coinvolgimento delle comunità locali nelle attività educative. 

Nell’ambito dei progetti per l’accesso all’energia da fonti rinnovabili, Eni è anche impegnata in Kenya con l’installazione (tecnologia OPV – Organic Photovoltaic Panels) in scuole e altre strutture comunitarie.

E4Impact

La partnership con Eni nasce nel 2020 con un programma di accelerazione d’impresa in Kenya ed è proseguita nel 2022 con la firma di un Accordo d’Intesa che prevede la collaborazione in progetti di diversificazione economica, educazione e formazione professionale in Africa.

L’iniziativa vede coinvolte l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano (UCSC) nella promozione dell’imprenditorialità (specialmente femminile) e dell’occupazione giovanile, stimolando l’internazionalizzazione delle nuove imprese.

“Le politiche di sostenibilità di Eni hanno come cardine la valorizzazione del territorio in cui operano. E una modalità di intervento più importante è proprio lo sviluppo di nuove imprese, sia nelle filiere dell’agrifood, sia nell’indotto, vasto e variegato, suscitato dalle attività di Eni”, spiega in un’intervista Letizia Moratti, Assessore regionale al Welfare, Vice Presidente di Regione Lombardia e Presidente della Fondazione E4Impact

Istituto superiore Don Bosco

Nel 2019, Eni Mozambico e Istituto Superiore Don Bosco di Maputo hanno siglato un accordo di collaborazione per implementare un ampio piano di formazione professionale presso l’istituto industriale e commerciale di Pemba. La collaborazione quadriennale prevede formazione certificata di formatori ed erogazione di borse di studio per corsi professionalizzanti, lauree, master e dottorati in discipline tenico-vocazionali.

GEA (Ghana Enterprise Agency)

In Ghana sono state portate avanti collaborazioni con GEA- Agenzia Ghanese per l’Imprenditorialità (prima NBSSI) per la formazione imprenditoriale e manageriale di 800 persone, soprattutto donne e giovani provenienti da 10 comunità costiere della regione occidentale, e con la Diocesi di Secondi-Takoradi per corsi di formazione professionale e l’inserimento al lavoro di 90 ragazze provenienti da Nyakrom e dai villaggi vicini.

HALO TRUST

Dal 2017, Eni sostiene in Angola il progetto di Halo Trust “100 Women in Demining” con l’obiettivo di dare alle donne opportunità di lavoro, formazione e le competenze necessarie nel settore dello sminamento, nonché un contributo alla sicurezza del Paese.

Istituto di Investigazione Agronoma

In Angola Eni ha firmato un accordo di cooperazione con l’istituto di Investigazione Agronoma e il Segretario dell’Agricoltura e della Pesca della Provincia di Cabinda per supportare piccoli contadini afflitti dalla pandemia con interventi per la sicurezza alimentare migliorando la qualità del raccolto con varietà più produttive e resistenti.

Politecnico di Milano

Eni, in collaborazione con il Politecnico di Milano, ha sviluppato differenti metodologie per misurare gli impatti generati sul territorio, valutando il valore economico apportato dalla propria presenza e analizzando i benefici sociali generati. Le metodologie sono definite in accordo con metriche già utilizzate da organismi internazionali e validate da istituti di ricerca e accademici.

I principali strumenti sviluppati sono l’Eni Local Content Evaluation (ELCE) Model e l’Eni Impact Tool. ELCE fornisce la quantificazione del Contenuto Locale in termini economici e occupazionali prodotto dalle attività di business di Eni sul contesto locale. L’applicazione di questo modello si sta diffondendo in un numero sempre maggiore di contesti geografici e di settori industriali, al fine di includere ambiti di crescente interesse all’interno della strategia di transizione energetica di Eni.

Ad oggi il modello è stato applicato a diversi progetti: OCTP in Ghana, East Hub,West Hub, Quiluma & Maboqueiro in Angola, Zohr in Egitto, Coral South in Mozambico, Area 1 in Messico, oltre che ai siti operativi italiani di Ravenna (upstream/ downstream), Sannazzaro de’ Burgondi (R&M) e Val d’Agri (upstream). L’Eni Impact Tool misura gli impatti sociali, economici e ambientali sulle comunità derivanti dai progetti di sviluppo locale.

Lo strumento è stato applicato a progetti di accesso all’energia in Congo (Centrale Électrique du Congo) e in alcune comunità nel delta del Niger (SDGs 4, 7, 8, 9, 12 e 13).

Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Milano

Eni collabora con la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Milano su differenti attività progettuali e con molteplici applicazioni sul campo. In Congo lavoriamo per sviluppare progetti in ambito agro-zootecnico e supporto alle attività del Centre d’Appui Technique et Ressources Professionnelles (CATREP).

Immagine: Pixabay

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