Lo spazio nel tempo

L’esplorazione umana è la forma di volo spaziale più appariscente, ma satelliti a scopi commerciali e militari pullulano nel cielo.

di Mike Orcutt

Il ritiro delle navicelle spaziali segna la fine delle missioni spaziali umane da parte della NASA, almeno per il momento. Ma le missioni umane finanziate dal governo statunitense hanno rappresentato solo una piccola parte delle attività nello spazio.

Dei 7.000 veicoli spaziali lanciati in orbita o oltre, più della metà erano satelliti militari utilizzati per la comunicazione, la navigazione e la sorveglianza. La maggior parte era dell’Unione Sovietica, anche a causa della vita molto più breve dei loro satelliti. Dagli anni Settanta, le aziende private contribuiscono all’affollamento, lanciando satelliti per le telecomunicazioni e le comunicazioni radio e televisive.

Questo grafico raggruppa i cosiddetti “carichi paganti” per nazionalità e proprietà. Un satellite, una capsula di cosmonauti, una sonda per lo spazio profondo, ciascuno conta come un carico pagante. I dati, che arrivano fino a luglio del 2011, sono stati ricavati da centinaia di fonti, tra cui documenti di agenzie spaziali, riviste accademiche e interviste. Sono stati raccolti e ordinati da Jonathan McDowell, astrofisico dell’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics e autore di “Jonathan’s Space Report”, una newsletter dedicata ai lanci spaziali.

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