Il ghiaccio sulla catenaria, la linea aerea di contatto su cui si appoggia il pantografo dei treni, è uno dei problemi che possono causare ritardi quando la temperatura scende sotto lo zero.
di Fonte FS
Il ghiaccio sulla catenaria, la linea aerea di contatto su cui si appoggia il pantografo dei treni, è uno dei problemi che possono causare ritardi quando la temperatura scende sotto lo zero.
Finora sono state attrezzate delle locomotive con pantografi speciali che in circostanze critiche sono in grado di rimuovere meccanicamente lo strato ghiacciato dalla linea e consentire una regolare circolazione.
Tuttavia queste operazioni necessitano di tempo per essere completate.
La soluzione alternativa è stata studiata dall’Istituto Sperimentale di RFI, testata sulla Bologna-Milano a partire dal 2012, e funziona per degli strati inferiori a 10mm.
Praticamente si tratta di riprogrammare la circuitazione che invia energia elettrica sulla linea, sfruttando l’attuale configurazione senza costi di installazione per componenti aggiuntivi.
Lo scioglimento si realizza riscaldando la catenaria con una corrente di 2 x 25 kV alla frequenza di 50 Hz sulle linee AV. L’intensità della corrente è la minima necessaria per lo scioglimento ed è fornita solo da una sottostazione.
Con un evidente risparmio di costi e tempo per decongelare le catenarie.
(SA)