Le regole del gioco vanno rispettate, se hanno senso

I dirigenti di Red Sox e Astros non avrebbero dovuto essere licenziati per aver cercato di acquisire un vantaggio tattico “leggendo” i segnali che l’altra squadra si trasmetteva.

di Konstantin Kakaes

Alcune regole sportive hanno un senso preciso: non mirare alla testa del battitore. Altre sono arbitrarie: si può scavalcare la prima base, ma non la terza. Alcune di queste ultime sono cruciali per i giochi che non sono altro che un insieme di regole arbitrarie. Ma alcune regole oltre a essere arbitrarie sono anche sciocche: non caratterizzano lo spirito di un gioco.

Quando i giocatori e gli allenatori cercano di acquisire un vantaggio tattico, è inevitabile che regole di questo tipo vengano forzate o addirittura infrante. Questa non è la prova di un fallimento morale, ma il segnale che le regole sono imperfette e dovrebbero essere cambiate.

Il manager dei Boston Red Sox, Alex Cora, è stato licenziato per aver contribuito a pianificare un sistema per “rubare il segnale” mentre era allenatore degli Houston Astros, che avevano licenziato rispettivamente manager e direttore generale, AJ Hinch e Jeff Luhnow, il giorno prima. Un’indagine della lega aveva scoperto che gli Astros stavano usando le telecamere per osservare i segnali trasmessi dai ricevitori delle squadre avversarie (anche i Red Sox sono sotto inchiesta).

I segnali intercettati sono stati quindi comunicati ai giocatori sulla panchina dell’Astros tramite sms o telefonata o, a volte, con metodi più ingegnosi. Questo modo di agire sarebbe stato perfettamente legale tranne per l’uso di fotocamere e telefoni. Rubare segnali è consentito; usare la tecnologia per farlo non lo è.

Un divieto simile si applica anche al calcio. I New England Patriots, che sono stati puniti per aver filmato i segnali difensivi dei New York Jets in una partita del 2007, sono di nuovo indagati nel campionato, questa volta per aver filmato i Cincinnati Bengals durante una partita.

Baseball e calcio sono entrambi grandi business in cui la tecnologia ha assunto un ruolo fondamentale. Nel baseball si usano apparecchi radar per valutare le possibili parabole di lancio. Gli allenatori di calcio visionano all’infinito filmati di partite per creare schemi sofisticati. I team di entrambi gli sport impiegano legioni di analisti di dati che usano la statistica e persino l’apprendimento automatico per ideare nuove tattiche e strategie e per valutare i talenti.

In entrambi gli sport, i giocatori e gli allenatori usano una varietà di segnali per comunicare tra loro. I ricevitori dicono ai lanciatori che tipo di lancio effettuare usando una serie di segnali manuali, e gli allenatori di calcio dicono ai loro giocatori come muoversi sul campo usando sequenze criptiche di immagini su lavagnette (Questa pratica è più comune nel calcio a livello universitario).

La NFL consente agli allenatori di parlare con il loro quarterback e un difensore designato usando le radio; questa è una soluzione, anche se non particolarmente elegante. Il baseball non consente l’utilizzo delle radio. Sebbene i ricevitori provino a nascondere i loro segnali, alla fine devono farlo davanti a tutti. Un avversario in seconda base può spesso vedere il segnale e ritrasmetterlo al compagno di squadra.

Esiste una lunga tradizione di codifica dei messaggi trasmessi da questi segnali. In questo modo, anche se una squadra avversaria lo vede, non ne conoscerà il significato. Si tratta di una battaglia di ingegno: se riesci a vedere e decifrare i messaggi dei tuoi avversari, puoi anticipare ciò che faranno e ottenere un vantaggio tattico. Gran parte della virtù estetica di entrambi gli sport risiede nel modo in cui si combina la gara fisica con quella mentale.

Entrambi i campionati utilizzano ampiamente la tecnologia per analizzare tattiche e strategie dei giochi. Come riportato dall’Associated Press a dicembre, un sistema computerizzato chiamato ABS sarà usato per chiamare ball e strike nelle partite di Major League Baseball nei prossimi cinque anni. L’unico motivo per cui non viene già utilizzato, riferisce l’AP, è la resistenza del sindacato degli arbitri.

I lanciatori di baseball analizzano le registrazioni effettuate utilizzando telecamere ad alta velocità, che scattano 1.000 fotogrammi al secondo, per decostruire la meccanica del loro movimento di lancio in ultra-slow motion.

Rob Manfred, il commissario della MLB, ha affermato di ritenere che le statistiche avanzate “attireranno l’interesse di nuovi appassionati”. Dalle World Series 2014, la MLB ha utilizzato Amazon Web Services (AWS) per operare con un sistema chiamato Statcast che analizza i dati granulari su giochi, raccolti da un sistema radar Doppler e due telecamere stereoscopiche, per fornire analisi quasi in tempo reale. Ogni partita vengono generati circa sette terabyte di dati per gioco.

Tutto ciò che viene esaminato non solo per documentare quanto accaduto, ma per consentire analisi su ciò che sarebbe potuto accadere se i giocatori o gli allenatori avessero preso decisioni diverse. La NFL gestisce pubblicizza senza sosta la sua partnership con AWS: “Dietro ogni giocata ci sono migliaia di particolari che uno spettatore si potrebbe perdere, come la velocità del giocatore, la posizione sul campo e gli schemi di movimento. La NFL utilizza AWS per rendere leggibili questi dati”.

La tecnologia elaborata è diventata parte integrante di entrambi gli sport ed è promossa con entusiasmo dai campionati, che dettano le regole dei rispettivi giochi. È assurdo che le leghe esaltino le partnership di cloud computing con Amazon, ma si lamentino quando vengono utilizzate normali telecamere per filmare segnali trasmessi in bella vista.

Se le squadre vogliono comunicare tra loro davanti a tutti dovrebbero elaborare schemi di segnalazione meno leggibili. La simulazione e le “false” indicazioni sono necessarie e cruciali nel calcio e nel baseball. Alex Cora, AJ Hinch, Jeff Luhnow e Bill Belichick stavano facendo quello che fanno tutti i bravi allenatori: cercare di acquisire un vantaggio. Data la disponibilità delle fotocamere digitali, è assai improbabile che siano gli unici ad averlo fatto.

Gli Astros e i Red Sox hanno sbagliato a licenziare i propri dipendenti per aver cercato di guadagnare un vantaggio tattico. I New England Patriots hanno avuto ragione a non licenziare Belichik nel 2007. Anche se un’indagine avesse scoperto che la sua squadra stava davvero riprendendo di nascosto i Bengals dietro una sua richiesta, la squadra non avrebbe dovuto licenziarlo per questa ragione.

In realtà, il calcio e il baseball dovrebbero cambiare le loro regole per riflettere l’ubiquità dei dispositivi di imaging e comunicazione. Entrambi gli sport andranno meglio senza vincoli spuri sui tentativi supportati dalla tecnologia di decifrare le comunicazioni degli avversari. Le gare sportive, dopo tutto, sono decise non solo dalla fortuna e dalla forza, ma anche dalla “furbizia”.

(rp)

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