Le emissioni di anidride carbonica sono stabili per il terzo anno di fila

I rilevamenti confermano che la crescita economica non necessita di un incremento nelle emissioni di gas serra.

di Jamie Condliffe

Stando a nuovi rilevamenti pubblicati dall’ International Energy Agency, le emissioni di anidride carbonica sono stabili da tre anni. Nel 2016, le emissioni globali del settore energetico hanno raggiunto quota 32.1 miliardi di tonnellate, ovvero la stessa quantità registrata per il 2015 e il 2014. Nel frattempo, l’economia globale è cresciuta del 3.1 percento, procedendo secondo un trend che separa la crescita economica dalla necessità di ricorrere a fonti di energia inquinante.

Gli Stati Uniti hanno registrato un calo del 3 percento nelle emissioni nonostante la crescita economica dell’1.6 percento nello stesso arco di tempo. Il merito del risultato va almeno in parte al contributo delle energie rinnovabili, al solare in particolare, che nel 2016 hanno registrato una crescita record. Altrove, la Cina ha registrato un declino dell’1 percento a fronte di una espansione economica del 6.7 percento. Anche in questo caso, il contributo del solare è stato importante.

Le riduzioni nei due paesi, combinate con quelle dell’Unione Europea, hanno permesso di bilanciare le crescenti emissioni nel resto del paese. Questo equilibrio precario, ovviamente, solleva una valida domanda: Cosa accadrà con l’aumentare dei consumi di combustibili fossili da parte delle economie emergenti?

Per quanto si possa sperare che le emissioni abbiano raggiunto la soglia massima, l’assenza di investimenti e di un supporto adeguato alle economie emergenti potrebbero ostacolare l’adozione di fonti di energia pulite. Iniziative quali il Green Climate Fund delle Nazioni Unite, definite per aiutare i paesi più poveri a prepararsi per il cambiamento climatico, potrebbero aiutare a superare questo problema – considerati i piani dell’amministrazione Trump, che mira a ridurre il coinvolgimento USA in tali iniziative, il loro impatto potrebbe essere minore.

I numeri mostrano che i due principali consumatori di energia, nonché i principali responsabili delle emissioni di gas serra, sono in grado di bilanciare la crescita economica di altri paesi. Se non altro, questo elemento rappresenta un segnale di speranza per il resto del mondo.

(MO)

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