Una nuova ricerca conferma alcuni dei timori principali legati alla diffusione dell’automazione.
di Erin Winick
Un nuovo studio pubblicato da Bain & Company rileva che l’automazione potrebbe presto inasprire l’ineguaglianza negli Stati Uniti.
Lo studio mostra come l’automazione colpirà spropositatamente le classi di lavoro medie e basse. I suoi benefici – quali un aumento della produttività e l’apertura a nuovi investimenti – ricadranno principalmente i lavoratori più qualificati e le grandi aziende. (questo effetto è ormai chiaro da tempo).
Maggiore il guadagno del lavoratore, maggiori saranno i suoi risparmi. Con il passaggio dei ricavi nelle mani dei principali percettori, che hanno la possibilità di risparmiare di più, meno denaro rientrerà in circolo nell’economia locale.
Cosa comporta questo fenomeno per la crescita economica?
I risparmi verranno incanalati in investimenti che incrementeranno provvisoriamente la crescita economia. Come spiegato nel rapporto, però, “questa crescita non è basata sulla domanda effettiva e, in realtà, crea un segnale fuorviante sulla sua sostenibilità”. La crescita mossa dalla domanda potrebbe quindi arrestarsi, o addirittura invertire il proprio corso, portando così a “economie profondamente squilibrate”, conclude il rapporto.
(MO)