Lacrime false in 3D

Il team di ricercatori di Dongeun Huh, dell’Università della Pennsylvania, ha prodotto una versione biomeccanica di un occhio artificiale, contenente cellule umane, che potrebbe essere utilizzato al posto degli esperimenti condotti su animali.

di Antonio Regalado

La creazione di un occhio artificiale rappresenta una grande sfida in ambito scientifico perché si tratta di un organo dotato di strutture pluricellulari complesse.

I ricercatori dell’Università della Pennsylvania hanno coltivato cellule di tessuto derivate dalla cornea e da una membrana chiara, chiamata congiuntiva, in un’interfaccia aria-liquido per ricreare la superficie dell’occhio.

Questa superficie è stata quindi coltivata all’interno di una piattaforma che l’ha esposta a fluidi lacrimali e ad una palpebra di idrogel artificiale che ha imitato il battito spontaneo della palpebra, realizzata con idrogel morbidi e controllata da un minuscolo motore elettromeccanico.

L’occhio artificiale, però, non può vedere o percepire nulla. Imita semplicemente la superficie dell’occhio, affermano i bioingegneri dell’Università della Pennsylvania che hanno pubblicato la ricerca sulla rivista “Nature Medicine”.

Qualcuno ha parlato di lacrime false, ma i ricercatori preferiscono chiamarle “lacrime artificiali”.

Qualunque sia il nome, è stato necessario aggiungere la lubrificazione per rendere la loro versione più fedele alla realtà.

In futuro si potranno incorporare altre funzioni cellulari come le cellule staminali, l’innervazione e la vascolarizzazione.

Immagine: YouTube

(rp)

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