La privacy dei dati personali degli elettori è seriamente compromessa

L’Information Commissioner’s Office del Regno Unito ha presentato in Parlamento un rapporto sull’analisi invisibile e intrusiva dei dati personali per scopi politici.

di Charlotte Jee

Un’indagine ancora in corso: Ad oggi, l’inchiesta avviata nel maggio del 2017 dall’ICO ha ispezionato 30 organizzazioni, intervistato 33 individui e analizzato 52 miliardi di pagine di dati. Il rapporto di 113 pagine è stato appena pubblicato.

L’ICO ha inflitto una multa da $176.000 al gruppo Leave.EU e a una società assicurativa di proprietà del fondatore principale della campagna Leave.EU, Arron Banks, per aver infranto le leggi sui dati nel Regno Unito. Oltre un milione di e-mail inviate ai membri di Leave.EU contenevano annunci pubblicitari della Eldon Insurance, la società assicurativa di Banks. L’ICO sta ancora indagando sull’accusa che Eldon Insurance abbia condiviso i dati dei suoi clienti con Leave.EU per fini assicurativi.

Una incuranza preoccupante: La commissaria Elizabeth Denham ha detto: “Abbiamo rilevato una preoccupante incuranza nei confronti della privacy dei dati personali degli elettori da parte di giocatori lungo l’intero ecosistema delle campagne elettorali – dalle società di dati ai broker di dati, dalle piattaforme di social media ai gruppi per le campagne elettorali e i partiti politici”.

Facebook dalla parte sbagliata: Facebook è già stata colpita da una multa di £500,000 – la pena più severa prevista all’epoca – per il suo coinvolgimento nello scandalo di Cambridge Analytica. Rivolgendosi ai politici del governo inglese, Denham si è detta d’accordo con loro in merito all’idea che Mark Zuckerberg dovrebbe fornire prove riguardo l’impiego di dati da parte di Facebook. “Credo che un’apparizione di Zuckerberg sarebbe molto utile”, ha detto.

Cosa ci aspetta? Denham sta raccogliendo opinioni su un codice di pratica per l’utilizzo dei dati in periodo di campagne elettorali ed elezioni. Il codice dovrebbe possedere una forza legale, al pari del Data Protection Act introdotto quest’anno dal Regno Unito, dovrebbe semplificare le norme e offrire garanzie sull’utilizzo dei dati personali in politica.

(MO)

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