Seguici
Iscriviti alla nostra newsletter

    La Cina del WEB: Alibaba, Tencent Baidu

    Alibaba è pronta per essere quotata al New York Sock Exchange (NYSE) con un IPO (Initial Public Offering).

    di Alessandro Ovi

    Alibaba è pronta per essere quotata al New York Sock Exchange (NYSE) con un IPO (Initial Public Offering) e, collocando per quasi 20 miliardi $, circa il 10% delle sue azioni, arriverà ad una valutazione complessiva della società di 200 miliardi, Ticker BABA.

    Si tratta della valorizzazione più alta di un collocamento in borsa, più di Google o di Facebook. Nel secondo trimestre 2014 le vendite sono salite del 46% a 2,54 miliardi dollari e l’utile netto è quasi triplicato.

    Questa società domina il più grande mercato di e-commerce al mondo ma rimane abbastanza sconosciuta. Ricordiamo allora le sue componenti più importanti:

    – Taobao Marketplace: mercato dello shopping online cinese.

    – tmall: la piattaforma di vendita al dettaglio che dispone di grandi marchi venduti direttamente dai titolari.

    – Alibaba.com: un mercato globale on-line all’ingrosso per i clienti internazionali.

    – 1688.com: leader del mercato all’ingrosso per interni on line.

    – Alipay: servizio come PayPal che ha eseguito 623 miliardi dollari di pagamenti digitali per l’anno fiscale 2014; è controllato separatamente da Jack Ma, fondatore di Alibaba nel 1998, e da altri dirigenti.

    – Aliyun: servizio cloud. Secondo documenti della SEC, Alibaba è cresciuta qui del 26% rispetto allo scorso anno. Non è tanto rapida quanto Amazon Web Services, ma è comunque impressionante.

    In sostanza, Alibaba è eBay, PayPal, Amazon, Amazon Web Services, e molti altri tutti assieme.

    Un punto debole per alcuni investitori è che Alibaba è alla mercé del governo cinese. Un esempio: Alipay fu improvvisamente scorporata nel 2011 per essere posta nelle mani di Ma, dopo che la Banca centrale in Cina aveva richiesto alle società per i pagamenti non bancari che fossero Cinesi, e ottenessero una licenza di esercizio. Alibaba è ‘incorporata’ nelle Isole Cayman, e non potendo ottenere questa licenza avrebbe dovuto cessare la sua attività a settembre 2011.

    Una revisione delle regole tuttavia improbabile, per ora, in parte anche perché alcuni alti funzionari cinesi hanno partecipazioni importanti in Alibaba. L’IPO porterà loro molti soldi. Gli investitori istituzionali che hanno come dipendenti o partner i figli di alti funzionari cinesi hanno investito miliardi in Alibaba. Questa estate Boyu Capital ha rivelato di avere come partner la nipote dell’ex presidente cinese Jiang Zemin, la China Development Bank, che detiene lo 0,47%, e la China International Trust and Investment Corporation, che detiene il 1,1%.

    Oltre a ciò, Alibaba non è solo cinese. Alibaba sta diffondendo la sua influenza a livello globale.

    Ha investito molto nel mercato statunitense. Di recente ha aperto lì una piattaforma di e-commerce per i prodotti di fascia alta come abiti, prodotti per la casa e gioielli.

    Sta sottoscrivendo partecipazioni in start-up americane, soprattutto sul ‘mobile e-commerce’. Già nel mese di marzo ha investito 215 milioni dollari in Tango, una società di messaggistica. Prima, aveva investito $250 milioni in LYFT con Andreessen Horowitz, e partecipato a un finanziamento di 170 milioni per Fanatics. Più di recente, Alibaba ha investito 120 milioni $ nella start up di videogiochi Kabam e sta anche investendo molto in Europa e America Latina.

    Collaborando con i servizi postali del Brasile, ha appena avviato Correios per consentire alle piccole imprese di utilizzare il suo sistema di pagamento Alipay ed vendere prodotti in Cina.

    In Italia e in Francia, Alibaba ha firmato accordi per agevolare vendite per tmall. Ha poi una partecipazione di 250 milioni di $ in Singapore Post.

    Nel frattempo, però, Alibaba deve anche fronteggiare una concorrenza seria all’interno della Cina. La sua quota di 76% del mercato complessivo delle vendite on line in Cina è sotto attacco. ID, Il secondo nelle vendite on line, sta salendo rapidamente dopo che Tencent ha annunciato di averne acquistato il 15%. Tencent è una piattaforma on line di Social Media, Comunicazioni, Informazioni e Giochi che vale circa la metà dei 340 miliardi di $ delle prime dieci società di internet cinesi.

    Tencent sta guadagnando terreno grazie alla popolarissima app di messaggistica mobile WeChat.

    Oggi, WeChat ha 396 milioni di utenti mensili attivi, dei quali quasi 100 al di fuori della Cina, una cifra impressionante, considerando che Whatsapp, il leader americano, ha 465 milioni a livello globale.

    Un ultimo punto molto importante per Alibaba: Interi villaggi in Cina vivono di operazioni effettuate su Alibaba e la grande quantità di occupazione e crescita locale che essa genera all’interno della Cina.

    Vi sono intere città che sopravvivono solo sul lavoro nelle piattaforme di Alibaba. Le chiamano Taobao. Per tutti questi elementi, la quotazione di Alibaba desta grande interesse. Il prezzo atteso per il suo lancio è arrivato a 66 .68$ per azione. Pare che il 68 abbia a che vedere con una scaramanzia di Jack Ma che ricorda come il numero 8 in Cina porti fortuna….

    Il mondo delle società Internet cinesi è vasto. Oltre a Alibaba e Tencent ricordiamo Baidu, il Google Cinese, che per ora non interferisce con le prime due.

    Già quotata in borsa, anche Baidu ha un valore enorme, ma la sua caratteristica è la grande innovazione tecnologica che sta tentando in uno dei settori più avanzati dell’ICT: il ‘Deep learning’, l’approccio più potente all’Intelligenza Artificiale, vagamente modellato sul modo in cui funziona il cervello.

    Baidu ha nominato suo Chief Scientist, Andrew Ng, (prendendolo da Google, dove era responsabile del progetto Google Brain) e ha creato l’organizzazione di ricerca che include un nuovo grande laboratorio di intelligenza artificiale nella Silicon Valley e due a Pechino, uno focalizzato sul ‘deep learning’ e l’altro sull’analisi dei ‘Big Data’. Sul lavoro di Andrew NG, torneremo presto.

    A questo punto, tutte le grandi società americane del Web, Google, Facebook, Amazon, eBay… subiscono una concorrenza seria da parte dei tre grandi cinesi Alibaba, Baidu e Tencent. Probabilmente non tanto sul mercato Americano ed Europeo, ma certamente in gran parte del resto del mondo, dove miliardi di persone non sono ancora online come in Cina, dove le tre si sono fatte le ossa.

    (MO)

    Related Posts
    Total
    0
    Share