Dal punto di vista pratico, le innovazioni di un marchio giovane come Italia Independent possono sorprendere più di una collaborazione tra giganti industriali quali Google e Luxottica.
di Matteo Ovi
In questi giorni si è parlato parecchio dell’accordo siglato tra Google e Luxottica per la progettazione e produzione delle montature per occhiali che ‘ospiteranno’ le future versioni del Glass (il computer indossabile di Google). Luxottica è un marchio di fama mondiale, uno dei più grandi nel mercato dell’ottica, e annovera tra le sue fila alcuni dei marchi più blasonati (Bulgari, Armani, D&G, Versace etc.).
Il contatto con Google, forte di una collaborazione già attiva da un anno per lo sviluppo dei Glass, non è quindi una sorpresa tanto inaspettata. Alla base di questo accordo sta l’interesse di Google a raggiungere un mercato ampio come quello degli occhiali offrendo di ‘montare’ la tecnologia dietro ai suoi Glass su un maggior numero di montature differenti, associate magari ad altri marchi e stili.
Questa mossa, dunque, è più legata al business che all’innovazione. Dal punto di vista dell’innovazione di prodotto un altro marchio italiano ci ha interessati di recente. Si tratta di Italia Independent. L’azienda si descrive come “un brand di creatività e stile per persone indipendenti che coniuga fashion e design, tradizione e innovazione”.
Italia Independent è stata la prima azienda al mondo a introdurre l’effetto velluto nell’eyewear, partendo da un trattamento delle superfici già impiegato nell’automotive, denominato UV Lux ®. Questa innovazione ha consentito al Brand di affermare la propria notorietà, alimentata della continua ricerca di tecnologie innovative, non convenzionali, applicate poi ai propri prodotti. Questo tipo di finitura, che ha dato vita alla famiglia di prodotti denominata I-V, è stata recentemente oggetto di tentativi d’imitazione da parte di prestigiosi brand, inizialmente scettici sul suo impiego.
L’effetto velluto si ottiene orientando e proiettando particolari fibre naturali contro superfici spalmate di materiale adesivo. L’energia necessaria a orientare e accelerare la fibra e farla penetrare nello strato incollato, viene fornita da un campo elettrostatico che si genera tra il dosatore e la superficie da floccare.
Un’altra grande innovazione tecnologica, denominata I-Thermic, è frutto di un’intensa attività di ricerca nata nel settore automobilistico. Si tratta di un complesso processo di applicazione di una particolare sostanza termocromica sulla superficie degli occhiali, la cui trasparenza è soggetta alla modificazione reversibile delle sue proprietà ottiche in funzione della temperatura, mediante una reazione chimica.
Gli occhiali caratterizzati da questo tipo di trattamento, in sostanza, cambiano colore, al raggiungimento di una temperatura di 30°centigradi. Il pigmento termocromico, infatti, raggiunta questa precisa soglia, svanisce, consentendo al colore o alla texture sottostanti di rendersi visibili. Ripristinate le condizioni termiche iniziali, entro le quali la reattività chimica del materiale è statica, la sostanza riappare, restituendo all’occhiale il colore originario.
Ecco un paio di vere innovazioni “Made in Italy” nel mercato globale degli occhiali.
(MO)