A dimostrazione della complessità dei temi affrontati, un recente incontro che ha coinvolto esperti provenienti da alcuni dei principali istituti di ricerca del mondo potrebbe avanzare seguendo un programma di consultazione permanente.
di Alessandro Ovi
Dal 20 al 22 giugno 2016, a Sestri Levante, si sono riuniti per tre giorni – una giornata per ciascuno dei tre temi – scienziati informatici, scienziati cognitivi, di robotica e neuroscienziati, per discutere i progressi nello studio dell’intelligenza umana.
I Centri Promotori sono l’IIT (Istituto Italiano di Tecnologia), il Max Plank Institute e il CBMM (Center for Brain, Mind and Machines) del MIT.
La missione di CBMM è affrontare direttamente il problema più complesso nel campo della scienza – quello dell’intelligenza umana – cercandone la comprensione secondo il modello dei computer e sviluppando una nuova forma di ingegneria. Obiettivi a lungo termine del CBMM sono scoprire i principi fondamentali dell’intelligenza, sia naturale che artificiale.
Negli ultimi anni, il CBMM, ha perseguito questo obiettivo della comprensione e sta suscitando un’ampia discussione nella comunità di ricerca europea.
La comprensione dell’intelligenza sta diventando un problema cruciale senza la quale le macchine non saranno in grado di adattarsi a nuovi problemi, correggere errori, e imparare come fanno gli in esseri umani. Ma il cervello è troppo complesso per essere ispezionato e compreso nel suo funzionamento. Dobbiamo sviluppare delle ipotesi e testarle.
Neuroscienze e ingegneria sono legati da nuovi sviluppi della scienza cognitiva che utilizzano i concetti e gli algoritmi che gli esseri umani utilizzano. Promuovendo una stretta collaborazione tra questi settori della ricerca, la nostra comprensione del cervello, delle menti, e delle macchine, avanzerà in modo significativo.
Dopo le giornate di Sestri, gli scienziati del MIT, dell’IIT e del Max Plank Institute, tutti elementi di altissimo livello scientifico, intendono dar vita a un processo di consultazione permanente.
(MO)
