Tra il 1993 e il 2013, Crescendo, Andiamo, Nuova e Insieme hanno avviato innovazioni cruciali e sono state altrettante pietre miliari per Cisco nell’allargamento dei suoi orizzonti e nella difesa della sua posizione di leader nell’industria delle reti dati.
di Alessandro Ovi
Insieme Networks fu fondata da Mario Mazzola, Luca Cafiero e Prem Jain all’inizio del 2012. Il capitale era costituito da 100 milioni di dollari di Cisco per l’85 per cento (il restante 15 per cento veniva dai suoi fondatori e dipendenti) e venne poi integrato da un ulteriore finanziamento di 35 milioni di dollari nel novembre 2012.
Anche Insieme, come Andiamo e Nuova ha la struttura delle spin-in, ovvero risponde dall’inizio a un obiettivo strategico di Cisco che, dopo un investimento iniziale dell’ordine dell’80-85 per cento del capitale, si riserva il diritto di acquisire tutta la società al raggiungimento dell’obiettivo. Mentre Andiamo e Nuova, così come Crescendo (che per altro si risolse in un’acquisizione tradizionale), rispondevano al disegno di Cisco di allargare la sua base di prodotti e servizi, Insieme ha un obiettivo sostanzialmente difensivo del suo mercato, di cui Cisco detiene il 70 per cento.
I primi prodotti di Insieme, infatti, rappresentano la risposta di Cisco alla Software Designed Technology (SDN), in cui operano concorrenti sempre più agguerriti, che sviluppano software con prestazioni e caratteristiche simili a quelle dello hardware di rete più sofisticato (cioè dei prodotti Cisco).
Dato che la tecnologia SDN può funzionare su macchine molto meno costose dei routers e switches, Cisco è stata obbligata a trovare una strategia che proteggesse le vendita delle sue macchine. John Chambers (CEO di Cisco) ha dichiarato che il loro approccio dovrebbe consentire un rilevante risparmio, con migliori prestazioni, creando un mercato da molti miliardi di dollari. Ha poi annunciato il suo piano, imperniato su una serie di nuovi prodotti, definiti Application Centric Infrastructure (ACI), sostanzialmente hardware-based, con una nuova linea di Nexus 9000, sensibili alle applicazioni custom e in grado di supportare o ASICS o processori commerciali in ragione delle diverse esigenze.
ACI è composta di tre parti:
1) Un nuovo network switch (Nexus 9508), il componente hardware centrale, disponibile già oggi. Una versione meno costosa sarà pronta nel 2014.
2) Un prodotto chiamato Application Policy Infrastructure Controller (APIC), che gestisce il software di controllo dell’intero sistema. Questo è il componente che compete con lo SDN Nicira di VMware.
Il controller è stato progettato per centralizzare la gestione del data center, dalla rete, allo storage, ai computer, alle applicazioni e alla security, rendendo la integrazione di nuovo software alle applicazioni esistenti assai più semplice.
3) Un nuovo Sistema Operativo che gestisce un nuovo switch, NX-OS, pure in arrivo nel 2014.
ACI vanta dei grandi sostenitori: BMC, Computer Associates, Citrix, EMC, Embrane, Emulex, F5, IBM, Microsoft, NetApp, OpsCode, Panduit, Puppet Labs, Niksun, Red Hat, SAP, Splunk, Symantec, VCE and VMware.
Il lancio dei nuovi prodotti Insieme costituisce una seria sfida all’ecosistema di VMware’s NSX, che include i maggiori concorrenti di Cisco.
L’attacco non è solo sul fronte della tecnologia, ma anche su quello della strategia di marketing. L’hardware dello switch può essere dotato di due chip, uno dedicato (ASIC: Application Specific Integrated Circuit) e uno standard.
Lo standard è lo stesso di quello di altri produttori SDN, ma non essendo compatibile con i loro prodotti, gli utenti debbono scegliere se comperare tutto da Cisco a un prezzo più alto, o rinunciare a flessibilità operative e a prestazioni più elevate.
La sfida sta appena iniziando.
(AO)