INFO – Luglio 2009

Nonostante ormai nei paesi sviluppati esistano più telefoni cellulari che persone, l’uso di internet sui dispositivi mobili rimane ancora troppo difficoltoso.

Le aziende si interrogano, s’ingegnano, si contendono i clienti con armi diverse. Una delle più recenti si chiama Fennec, prodotta da Mozilla ed è una versione velocizzata e ridotta di Firefox.

Per ora la vittoria indiscussa spetta alla Apple che con l’i-Phone ha portato alla ribalta un principio semplice quanto inaspettato. Vale a dire che la vera rivoluzione dell’i-Phone, almeno in termini tecnologici, è che non contiene nulla di nuovo. Eppure è stato capace di aprirsi la strada anche nel mobile social networking.

Settore complesso, delicato, quello dei social network, ormai sempre più spesso terreno per dibattiti etici, ideologici e per temi esistenziali, tra cui la morte. Come spiega Vincenzo Susca, docente alla Sorbonne e allo IULM.

Infine un commento a favore dei netbooks. Che, amati o dileggiati, qualche risultato l’hanno certamente messo a segno: hanno permesso l’acquisto ad una larga fetta di consumatori prima esclusi per il prezzo e hanno dato una forte accelerata al sistema del cloud computing, per accedere, direttamente e senza spese, a programmi e servizi sul web.

Più rete mobile per tutti

Come affermato anche durante il Mobile Internet World di Boston, lo scorso ottobre, la vera sfida per i grandi dell’industria tecnologica è rendere l’internet mobile più accessibile a tutti. Studiando varie soluzioni.

Sul cellulare un browser pieno di novità

è Fennec (piccola volpe) l’ultimo browser nato in casa Mozilla, “fratellino minore” del già famoso Firefox. Che punta tutto sull’interfaccia.

Dentro l’i-Phone

Chi l’ha smontato, ne è forse rimasto deluso. Nessun mistero (tecnologico) dietro il successo di i-Phone. Invece, componenti affidabili, collaudate e uno straordinario,- questo s� -, schermo multitouch.

Con gli occhi di un altro

Se vi siete mai chiesti cosa guardino i vostri amici e che cosa considerino interessante, adesso potete saperlo. Basta che utilizziate Whrrl, nuovo software per il social networking che è piaciuto anche a Steve Jobs.

Morte e social network

è il tema più scottante da sempre. Ma quello che è cambiato, nei secoli, è il modo di discuterne. Il modo e soprattutto il luogo. Infatti di morte oggi si parla in Rete, nuova agorà moderna. Un commento del professor Vincenzo Susca.

Democratici netbook

Pesano poco più di un chilo, hanno un’autonomia di oltre sette ore e funzionano sia con Windows XP che con Linux. E costano pochissimo. Da quando i netbooks si sono affacciati sul mercato, hanno siglato un autentico successo. Rimangono però i detrattori e una schiera di antagonisti. Tra cui, ça va san dire, la Microsoft.

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