Il segreto del successo

Gli strumenti matematici sviluppati per analizzare le interazioni negli ecosistemi naturali aiutano a spiegare perché i film dell’Universo Marvel vincono al botteghino.

di ArXiv

Il Marvel Cinematic Universe è probabilmente il franchise cinematografico di maggior successo nella storia. La serie decennale, articolata in oltre 20 film che hanno incassato oltre 6 miliardi di dollari, si basa sui supereroi dei fumetti Marvel.

Cosa rende questi film un prodotto vincente ? Ci sono chiaramente molti fattori, ma il più importante sembra essere la natura dei personaggi e la complessità delle loro interazioni. Il fenomeno è complesso da studiare perché fino a oggi non sono stati ancora approntati strumenti di analisi adeguati.

La situazione è destinata a cambiare grazie al lavoro di Matthew Roughan e colleghi dell’Università di Adelaide, in Australia. I ricercatori sono partiti dal presupposto che gli ecologi hanno da tempo gli strumenti matematici per studiare l’interazione tra le diverse specie e hanno deciso di utilizzare gli stessi strumenti per fare luce sull’universo cinematografico Marvel.

Negli anni, uno dei problemi principali per gli ecologi è stato quello di determinare i ruoli delle diverse specie nella complessa rete di interazioni che esistono in ogni ecosistema. Una semplice stima del numero di specie non aiuta a rivelare questa complessità. Anzi, può mascherarla, se chi valuta in qualche modo non prende in considerazione gli attori importanti o gonfia il valore degli altri.

Invece, gli ecologi si concentrano sulle interazioni tra le specie. Il numero di interazioni può quindi essere utilizzato per determinare l’importanza di ciascuna specie, utilizzando strumenti matematici ben noti basati sull’entropia di Shannon. In questo approccio il contenuto informativo di ciascuna interazione viene definito come una parte di un tutto.

Un problema simile esiste nell’analizzare l’universo cinematografico. A prima vista, la dimensione del cast deve essere uguale agli attori elencati nei crediti, ma non esiste uno standard per la creazione di tale elenco. Alcuni film inseriscono solo le parti parlate principali, mentre altri includono ogni extra. Per esempio, i film Closer (2003) e Stuck on You (2004) hanno un numero simile di personaggi significativi, eppure il primo ha un cast completo di sei attori, mentre il secondo arriva a 328 attori.

Il Marvel Cinematic Universe ha un problema simile, in particolare quando i grandi nomi interpretano un ruolo cameo. Per esempio, il creatore della Marvel Stan Lee ha un cameo in ogni film, ma generalmente non contribuisce molto allo sviluppo della trama.

Roughan e colleghi adottano un modo diverso per valutare i personaggi significativi. L’elemento importante della trama è il conflitto che ogni personaggio ha con altri personaggi. I ricercatori partono dal presupposto che il numero di questi conflitti sia una misura dell’importanza del personaggio.

Valutano anche il numero di battute che ogni personaggio ha in proporzione all’intera sceneggiatura, ma lo considerano un indicatore meno affidabile, dal momento che alcuni personaggi possono essere loquaci o reticenti senza che ciò rifletta il ruolo che svolgono nella storia.

In sostanza, Roughan e colleghi passano in rassegna i conflitti tra i personaggi e poi studiano l’Universo Cinematico Marvel usando gli stessi strumenti matematici sviluppati dagli ecologi. Si tratta di una prospettiva di analisi dei film completamente nuova.

A loro interessa la relazione tra il numero di conflitti in un film e l’insieme dei dialoghi. Questi dati chiariscono immediatamente se un film è impostato sul dialogo o sul conflitto (e viceversa).

Con questa misura, il primo film di una serie tenderà a utilizzare il dialogo per descrivere come il personaggio è diventato un eroe. Spider-Man e Captain America: The First Avenger rappresentano buoni esempi di questo modo di procedere. Al contrario, sequel e film team-up, con personaggi di serie diverse che fanno squadra, sono spesso guidati dal conflitto più che dal dialogo.

Un’altra scoperta è che la dimensione del cast è fortemente correlata alla redditività di un film. L’unico film della serie ad avere avuto meno incassi rispetto ai costi di produzione è stato L’incredibile Hulk, ed ha anche il minor numero di personaggi. Al contrario, il film con il cast più numeroso, Avengers: Infinity War, ha raccolto il doppio delle entrate di quanto previsto.

Ciò sembra implicare che il pubblico preferisca cast più numerosi. Ma Roughan e colleghi frenano su questa ipotesi. Fanno notare, invece, che i film con cast allargati sono del genere team-up e attraggono quindi fan di serie originali diverse, motivo per cui sono più redditizi.

Un’eccezione interessante è Guardiani della galassia, che è apparentemente un film team-up, ma non fa riferimento a serie originarie e quindi non ha una base iniziale di consenso. Questa mancanza si è tradotta in minori guadagni. “Anche se il film è stato ampiamente elogiato, non ha generato profitti quanto molti altri film team-up”, spiegano Roughan e colleghi.

È un lavoro interessante che apre la strada a un nuovo tipo di analisi dei film e ha anche altri possibili campi di applicazione. Secondo Roughan e colleghi: “Lo schema di misurazione adottato potrebbe essere utilizzato per altre produzioni cinematografiche o per i programmi televisivi”. In ogni caso, gli strumenti matematici sviluppati dagli ecologi sembrano destinati ad avere un futuro stellare nel mondo del cinema.

Riferimenti

Foto: Marvel Studios 2019

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